Temporali, forti venti e mari agitati. E si abbassa anche la quota neve sui rilievi al di sopra dei 1200-1400 metri. Nuova allerta meteo in Sicilia diramata dalla protezione civile regionale.

Allerta arancione a Palermo, Catania e Messina

L’avviso 22333 per il rischio meteo-idrogeologico ed idraulico valido, fino alle 24 di mercoledì 30 novembre, indica allerta arancione in tre province: a Palermo, Catania e Messina. Nelle restanti sei province è invece indicata allerta gialla.

Condizioni meteo avverse

Allerta arancione SIcilia

Continua lo status di condizioni meteo avverse. Si legge sulla nota: “Si prevede il persistere di precipitazioni sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale e da domani specie sui settori settentrionali. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, attività elettrica e forti raffiche di vento”.

Precipitazioni, mari e venti

Questa la situazione delle precipitazioni previste per il 30 novembre nell’isola. “Da sparse a diffuse, a carattere di rovescio o temporale, su Sicilia centroorientale tirrenica, con apporti al suolo moderati; sparse, a carattere di rovescio o temporale, su zone centro-orientali, con cumulate localmente moderate; da isolate a sparse, a carattere di rovescio o temporale, su restanti zone, con cumulate generalmente deboli. Isole Eolie: molto nuvoloso con precipitazioni a carattere temporalesco”

Nevicate Al di sopra dei 1200-1400 m sui rilievi, con apporti al suolo moderati.

Venti: Forti dai quadranti settentrionali. Mari: Da molto mossi ad agitati lo Stretto di Sicilia e lo Ionio; molto mossi i restanti bacini occidentali.

Rischio nubifragi al Sud fino a domani

In generale, dureranno fino a domani gli effetti del ciclone, il terzo negli ultimi 7 giorni, in azione nelle regioni dell’estremo Sud e in Sicilia.

Ed “è alto il rischio idraulico e idrogeologico”, osserva Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it. Nelle prossime ore, prosegue il meteorologo, sono attesi ancora forti acquazzoni e temporali, soprattutto su Sardegna e Sicilia, poi nel corso della giornata anche verso la Calabria; attenzione poi, nella giornata di domani, a tutta la zona metapontina, e in generale alle aree comprese tra la Calabria e tutta la Puglia”.

Schifani, “iniziative Regione contro esondazione fiumi”

Intanto, proseguono le iniziative messe in campo dall’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia per mitigare i fenomeni di esondazione dei corsi d’acqua dell’Isola nel caso di eventi meteo avversi sempre più estremi.

Dopo aver semplificato e aperto agli interventi dei privati l’attività di scerbatura, la struttura che fa capo alla presidenza della Regione ha attivato un’ulteriore procedura che prevede il finanziamento e l’esecuzione diretta da parte dei Comuni, degli interventi urgenti e indifferibili di manutenzione idraulica.

Undici le convenzioni, per complessivi 1,6 milioni di euro, stipulate tra il segretario dell’autorità Leonardo Santoro e i sindaci dell’isola, che più si sono rilevati sensibili verso la problematica.

Altri 48 Comuni hanno aderito all’iniziativa, redigendo con i tecnici della Struttura 60 verbali di somma urgenza per interventi ricadenti nei propri territori, per complessivi 13,5 milioni di euro per gli anni 2022 e 2023.

“Recente tragedia Ischia dimostra che non si può lasciare nulla al caso”

“La recente tragedia nell’Isola di Ischia – sottolinea il presidente della Regione, Renato Schifani – dimostra che, ormai, non si può lasciare nulla al caso, perché gli eventi meteo estremi sono sempre di più all’ordine del giorno. Così come avvenuto in queste ore anche in Sicilia, fortunatamente senza vittime. Ci vuole un’attenta e costante attività di manutenzione di tutti i corsi d’acqua, con una sinergia istituzionale tra organi regionali e Comuni. Quello che l’Autorità di bacino, anche su mio impulso, sta facendo”.

Nel frattempo, sono sei i cantieri eseguiti direttamente dall’Autorità di bacino. Tra questi sono già stati completati quelli a Termini Imerese e Campofelice di Roccella, nel Palermitano e sono in fase conclusiva i lavori sul torrente Verderame nei Comuni di Misiliscemi e Paceco, nel Trapanese.

A breve, invece, verranno avviati analoghi interventi a Stromboli, nelle isole Eolie, e nel Comune di Messina. Appalto in vista anche per i cantieri sui torrenti Cefalà e Milicia nel Palermitano, sul Carboj nell’Agrigentino e sul Mazzarà nel Messinese, per un importo complessivo di 8,4 milioni di euro. Altri 12,4 milioni di euro di fondi Poc sono stati stanziati per le progettazioni, anche con il prezioso supporto degli uffici del Genio civile, dell’Ufficio speciale per la progettazione di Palazzo d’Orléans e acquisendo le progettazioni esecutive eseguite dai Comuni. Numerosi sono, poi, gli interventi già finanziati al dipartimento regionale Tecnico e che verranno attuati attraverso il Genio civile

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