“A Schifani dico che i pannelli solari sono una grande scommessa per la Sicilia. Stiamo realizzando il più grande stabilimento di pannelli solari d’Europa realizzato da una grande azienda come Enel”. Lo dice il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, a Verona, dopo l’annuncio dello stop alle autorizzazioni per il fotovoltaico nell’isola.
Urso: “Solare scommessa per l’Italia”
“I pannelli solari sono la grande scommessa soprattutto delle regioni meridionali per realizzare energia rinnovabile e per la Sicilia sono una grande scommessa anche perché creano occupazione. Catania. l’Etna valley sta diventando un polo tecnologico avanzato in Europa», aggiunge.
Questo riguarda “sia la tecnologia green con lo stabilimento che produrrà pannelli solari” sia il digitale «con investimenti crescenti di Stmicroelectronics sul carbone di sicilio”, osserva Urso sottolineando che “è la Sicilia il polo tecnologico del nostro Paese”. “Sono amico del governatore Schifani, con cui stiamo realizzando numerosi progetti di politica industriale. Domani ho con lui un tavolo su Termini Imerese: dopo 12 anni che per un sito industriale che era diventato una cattedrale nel deserto o meglio un deserto industriale, riaprono le procedure per assegnare il sito alle imprese che ci hanno presentato i progetti per tornare a essere un importante parco industriale e logistico”, dichiara il ministro.
Le parole di ieri
“Con senso di responsabilità ho deciso di sospendere il rilascio delle autorizzazioni per il fotovoltaico. Certo, passerà qualche settimana, parlerò con il governo nazionale, perché occorre contemperare l’utile di impresa con l’utile sociale, con il danno ambientale che noi subiamo”. Parola del presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, che ha strappato un forte applauso alla platea del Charleston di Mondello, dove stamattina si è tenuto il convegno “Sviluppo economico made in Sicily” organizzato dall’assessorato regionale alle Attività produttive, guidato da Edy Tamajo. “Dobbiamo ammettere che quelli dei pannelli non sono scenari belli – ha sottolineato -. I nostri terreni agricoli vengono devastati dai pannelli e, quindi, noi paghiamo un prezzo. Ma questo tipo di attività produce lavoro? No, perché una volta collocato, l’impianto viene gestito telematicamente. Produce energia? No, va allo Stato”.
Schifani, “Con Urso sempre ottimi rapporti”
“Con il ministro Urso ho e avrò sempre ottimi rapporti perché è una persona di grande livello istituzionale e di grande preparazione” dice oggi il Presidente della Regione.
“Il tema non è guardare al fotovoltaico come futuro della Sicilia perché il fotovoltaico nulla porta agli interessi economico-sociali della Sicilia. L’obiettivo è ridurre il costo delle bollette” sottolinea Renato Schifani spiegando che chiederà che “venga introdotta anche per le Regioni una misura compensativa adeguata”.
Cuffaro, “Serve riportare l’attenzione sul tema”
“La presa di posizione del Presidente Schifani sul fotovoltaico vuole essere una pietra lanciata nello stagno per muovere le acque e porre l’attenzione sul tema della produzione energetica e dei profitti dei fondi che stanno investendo in Sicilia” dice il commissario regionale della Dc, Totò Cuffaro.
“Credo che il Presidente abbia voluto significare come la Regione Siciliana non possa rimanere esclusa dalle royalties versate in produzione energetica anche come ristoro. Ed è chiaro che le imprese agricole che producono energia per utilizzo aziendale sono escluse dal versamento di ogni tipo di royalty, anzi vengono dalla Regione stimolate e supportate nella realizzazione di impianti. Non c’è nessun blocco delle istruttorie, ma solo la richiesta di un
confronto produttivo col governo nazionale e con i fondi di investimento”, conclude.
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