La corsa al voto non vedrà un candidato ‘anti sistema’ come era avvenuto in occasione della comunali a Palermo. Francesca Donato, l’europarlamentare ex Lega, definita dai media come no vax  o no green pass, ma che si auto definisce ‘anti sistema, ha deciso di non correre questa volta alle regionali.

Fronte troppo frammentato

“Non mi candiderò in alcuna lista, perché credo che questa frammentazione del dissenso non consenta una rappresentanza trasversale, forte e credibile della parte del Paese che chiede un cambio di rotta, in cui io possa veramente riconoscermi” scrive sui social l’europarlamentare indipendente annunciando, così, il suo disimpegno rispetto alla proliferazione delle cosiddette liste antisistema.

Un fronte numeroso ma disorganizzato

Il fronte che si schiera contro regole e sistema proliferato durante il periodo delle limitazioni Covid19, non ha un leader ne una guida comune e spesso ha anche visioni diverse dell’essere ‘contro’ le regole. Una vicenda che rende complesso trasformare il dissenso in consenso per una specifica area.

Elezioni anticipate proprio per impedire le aggregazioni spontanee

Per la deputata europea le prossime elezioni anticipate “sono il perfetto meccanismo per impedire l’aggregazione di un fronte unitario contro la deriva antidemocratica in corso da anni, senza contare che l’obbligo di raccogliere le firme in cartaceo in poche settimane è il capestro finale per impedire la presentazione delle liste dei nuovi partiti o movimenti”.

Un augurio a chi era contro il governo Draghi

“Non sarò candidata – conclude Donato – ma auguro ai vari partiti e movimenti dell’area del dissenso al governo Draghi in corsa di raggiungere l’obiettivo con il più ampio consenso possibile”.

Nessun cenno alle regionali d’autunno

Nessun cenno nelle dichiarazioni della Donato alle elezioni regionali d’autunno. E’, infatti, sempre più probabile che non ci sia un election day e dunque che dopo le politiche del 25 settembre si torni alle urne in Sicilia probabilmente il 20 novembre per eleggere il Presidente della Regione e il nuovo Parlamento regionale

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