“Non siamo qui per chiudere gli spread, ci sono altri strumenti e altri attori per gestire quelle questioni”. Sono queste le parole della Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea,  che hanno fatto crollare le Borse e impennare il differenziale tra BTP e Bund proprio quando ci si aspettava la solidarietà europea.

Ieri le parole dell’erede di Mario Draghi alla Banca Centrale europea hanno scatenato il panico generale, generando un tonfo delle borse e aspre critiche da parte della politica italiana. Ignazio Corrao, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, non nasconde il proprio disappunto e chiede la testa Lagarde considerando le misure annunciate dalla presidente della BCE “deprimenti, utili solo alle banche” e che “non portano un solo euro nell’economia reale che è quella che ha realmente bisogno”.

“Condivido pienamente a tal proposito – aggiunge Corrao – le parole del mio collega Piernicola Pedicini, titolare in commissione economica qui in parlamento europeo, che afferma che neanche di fronte ad una catastrofe globale, la BCE mostra un minimo di vicinanza ai cittadini che dovrebbe rappresentare”.

L’europarlamentare siciliano chiede una riforma che possa creare una vera Banca Centrale “che fa politica monetaria per i cittadini – o non si può certo pensare di andare avanti così. Resto sempre più convinto che sia stato sacrosanto non sostenere né la Von der Leyen e tantomeno la Lagarde”.

È stata una conferenza stampa disastrosa quella della presidente della BCE Christine Lagarde che non solo ha fallito nel suo obiettivo di rassicurare i mercati ma, ancor peggio, ha alimentato panico nelle Borse mondiali e una pressione mai vista sui titoli di Stato. “Gli indici di Borsa, con Milano che ha perso oltre il 17%, non lasciano dubbi: O Lagarde fa mea culpa dichiarando pubblicamente che la BCE è pronta a sostenere l’economia reale in questo momento drammatico dell’economia europea oppure dimostra di essere inadatta al ruolo che ricopre, il che porterebbe da parte nostra a una richiesta di dimissioni” – conclude Corrao.

Articoli correlati