La cartomante interpellata per capire se era una “vera fuga” quella dei boss palermitani di Porta Nuova. Oppure una scappatella dall’amante. Era il tarlo che aveva in testa la moglie di uno degli indagati che non era convinta del motivo reale per cui ci fosse in progetto di scappare da Palermo. E la cartomante conferma: “No, non c’entra adesso che sta con qualcuno, ti devo dire la verità… Però sento che come lui dovrebbe partire, dovrebbe andare fuori… credo all’estero”.

Intercettazione chiave

Episodio curioso e che al tempo stesso è stata la conferma per i carabinieri della fuga dei boss progettata da Massimo e Francesco Mulè, e da Gaetano Badalamenti. In pratica al telefono una “confessione” di una donna che vuole sapere perchè il marito, per l’appunto Badalamenti, vuole fuggire. Da qui la retata antimafia di ieri che ha portato a nove fermi. Le accuse a vario titolo sono di estorsione, consumata e tentata, associazione a delinquere per  traffico e spaccio di stupefacenti.

Il timore dell’amante

“Ma, dimmi una cosa Dana… ma, io voglio che mi rispondi.. ha un’altra donna?”. Era un chiodo fisso quello della moglie di Badalamenti. Al punto da spingerla a rivolgersi ad una cartomante, convinta che avrebbe scoperto la verità. Dana era per l’appunto il nome d’arte di questa cartomante. Seduta stante, via telefono, le fa le carte e le “rivela” che il proprio merito non ha alcuna amante. Vuole fuggire all’estero ma non perchè ha una relazione extraconiugale.

I Mulè e la paura del carcere

Francesco Mulè, detto Zu Franco, era tornato libero nel 2018. Era all’ergastolo. Ha goduto di una legge, la Carotti, rimasta in vigore pochissimo tempo. Tanto quanto è bastato per venire scarcerato dopo 23 anni trascorsi in cella. L’anziano boss era stato condannato per mafia e ha alcune condanne all’ergastolo per tre omicidi. Ama il figlio tanto che lo vuole proteggere da un nuovo arresto. Tentativo non riuscito visto che anche U Nico Massimo Mulè è finito in questa nuova inchiesta.

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