Cresce l’urlo di aiuto del Movimento delle valigie contro la fuga dei giovani siciliani dalla loro terra di origine. Al coro del movimento ora si uniscono anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil.

Tante sono state le voci di giovani, che devono fare i conti con un triste destino, ad aprire l’incontro che ha visto insieme Cgil Cisl Uil Palermo con il Movimento delle Valigie, stamani nella Parrocchia di San Paolo Apostolo a Borgo Nuovo a Palermo. Un documento finale è stato siglato per sugellare un’alleanza che unisca le forze “facendo da pungolo affinché l’occupazione giovanile ritorni a essere al centro dell’agenda politica del territorio e per creare una sinergia che porti ad altre iniziative comuni in modo che la lotta alla disoccupazione giovanile divenga tema prioritario da affrontare”.

Ce la metteranno tutta Cgil, Cisl, Uil  e Movimento delle valigie per cercare l’interlocuzione dei rappresentanti del mondo dell’imprenditoria e della politica per invertire il trend, chiedendo condizioni migliori affinché si possa dare l’opportunità di restare a chi non vuole lasciare la propria terra.

“E’ ora di dare speranza a chi non vuole lasciare la propria città – spiegano Enzo Campo segretario generale Cgil Palermo, Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani e Gianni Borrelli coordinatore Uil Palermo -. Le istituzioni tutte ascoltino il grido di allarme di questi giovani che sognano un futuro nella propria terra e pongano come obiettivo centrale della loro azione, interventi concreti per creare lavoro”.

Incentivi alle imprese, una burocrazia più snella, infrastrutture, formazione sono gli ingredienti della ricetta dei sindacati per combattere la fuga dei giovani. “Bisogna cambiare questo trend e creare le giuste condizioni sociali, economiche, politiche affinché le nuove aziende siano seme per la nostra economia, con misure come le Zes, contratti di area, accordi specifici per le zone industriali desertificate”.

Puntare poi sulla formazione con un legame maggiore fra scuola e università e mondo del lavoro. “Abbiamo scelto Borgo Nuovo, che simbolicamente rappresenta tutte le nostre periferie, per questo primo incontro – aggiungono i tre segretari – perché è da queste zone, spesso dimenticate, che riparte il nostro impegno affinché non siano più periferie emarginate ma tornino a essere, con l’attenzione delle istituzioni locali, centri con servizi, attività sociali, economiche, adeguate ai bisogni dei cittadini”.

Secondo don Antonio Garau del Movimento delle valigie sindacato e chiesa devono “dare voce a chi non ha voce, occorre coraggio e andare controcorrente schierandosi a favore dei giovani che vogliono restare”. L’Arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice ha lanciato, invece, un appello chiedendo interventi concreti per dare una speranza a chi vuole restare nella propria terra. Per Monsignor Pietro Maria Fragnelli Vescovo di Trapani e Presidente Commissione Episcopale Cei per i Giovani “dobbiamo vivere questo periodo come quello del fare e del pensare”.

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