Al cimitero di Trappeto oggi è stato dato l’ultimo saluto a Cielo Dolci, il figlio del noto sociologo Danilo, morto nei giorni scorsi in un tragico incidente stradale nella vicina Partinico. Presenti fratelli, sorelle e i figli, rientrati dalla Germania, oltre che gli amici più stretti che sono sempre stati accanto al 66enne. E’ stato ricordato il suo impegno non solo nella memoria del padre ma anche nel voler far rinascere il Borgo di Dio, il centro di formazione fondato negli anni ’60 dal padre che ne fece una struttura di richiamo per le sue metodologie storico-culturali innovative e che ancora oggi sono da esempio nelle attività formative.

La sorella ha letto le ultime mail

La sorella Daniela che abita in Svizzera, ha letto le ultime mail che si era scambiata con Cielo. Si evince la grande determinazione del 66enne di voler far ripartire le attività del centro, dove comunque in parte si era ripreso a rimettere in funzione negli ultimi anni. Si parlava di progetti e di possibili investitori svizzeri per il restauro dei locali del Borgo. “Cielo sin dalla morte del padre, avvenuta nel 1997, – ha ricordato con affetto Orazio de Guilmi, che fu uno dei primi ad affiancare Danilo Dolci nelle attività del centro – si recava al Borgo dalle due alle tre volte al giorno. Lo voleva difendere da eventuali atti vandalici”.

Il ricordo degli alunni della scuola media

Due alunni in rappresentanza della scuola media, hanno voluto dare anche la loro testimonianza. Hanno ricordato come Cielo Dolci spesso si intrattenesse con loro sognando letteralmente a occhi aperti: “Sognava campi da gioco ma anche la possibilità che i bambini potessero partecipare alle attività una volta che fosse stato riaperto il centro”.

Domani la tumulazione

Domani avverrà la materiale tumulazione del feretro che per scelta della famiglia sarà posizionato nella terra nuda, quindi all’interno del campo comune. Sarà posizionato accanto al corpo della compagna Elisabeth Otto che morì tre anni e mezzo fa.

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