Due nuovi furbetti del reddito di cittadinanza sono stati scoperti a Corleone dai finanzieri del comando provinciale. Le due persone controllate avevano dimenticato di dichiarare nella domanda due requisiti che non consentivano il rilascio del beneficio.

La prima, come hanno accertato i finanzieri della Tenenza di Corleone, ha  omesso di specificare che nei due anni precedenti la presentazione della domanda era stata iscritta come cittadina italiana residente all’estero.

La seconda che la coniuge era titolare di unità immobiliari, il cui valore ai fini Imu superava i requisiti massimi, cioè  30.000 euro entro i quali era possibile richiedere il reddito di cittadinanza. I due sono stati denunciati alla procura di Termini Imerese. I finanzieri hanno proceduto,  al sequestro della card e a segnalare i due all’Inps per la revoca del sussidio e il recupero delle somme percepite, circa 17 mila euro.

Ieri i finanzieri della compagnia di Bagheria hanno scoperto due operai edili che percepivano il reddito di cittadinanza. I controlli sono scattati in un piccolo cantiere edile di ristrutturazione di un appartamento.

Il proprietario dell’abitazione non aveva effettuato le comunicazioni obbligatorie per l’assunzione degli operai e così per lui in quanto datore di lavoro, è stata elevata una sanzione amministrativa da 3.600 a 21.600 euro maggiorata del 20 per cento per aver impiegato “in nero” personale già percettore di reddito di cittadinanza.

I finanzieri hanno segnalato all’Inps la presenza dei due nuovi furbetti per far decadere dal beneficio.

 

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