I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno arrestato tre persone e denunciato altre due, tutte accusate di furti. I militari della compagnia di Misilmeri hanno arrestato un 20enne, palermitano, accusato di furto d’auto e resistenza. Il giovane, dopo aver rubato un furgone a Villabate, non appena ha visto i militari ha cercato di fuggire. Prima ha provato a dileguarsi sul mezzo rubato e poi a piedi ma è stato inseguito e fermato poche centinaia di metri.

Ladro sorpreso dal proprietario di casa

A Palermo, i militari del nucleo radiomobile hanno arrestato anche un cittadino straniero di 30 anni. Nei pressi della cattedrale aveva tentato di sottrarre la borsa a due turisti che erano seduti su una panchina. Sempre i carabinieri dello stesso reparto sono intervenuti anche in via Selinunte, dove un 26enne si era introdotto in un appartamento. Qui è stato sorpreso dal proprietario che ha lanciato l’allarme. Anche in questo caso è scattato l’arresto con l’accusa di tentato furto aggravato.

Denunciati due minorenni

In via Sicilia, con la stessa accusa, la stazione Palermo Crispi ha denunciato alla Procura per i minorenni di Palermo due giovanissimi. Stavano tentando di impossessarsi delle batterie di alcuni monopattini a noleggio. Gli arresti convalidati dal gip di Palermo.

L’operazione su furti anche violenti a Catania

Appena ieri la polizia di Stato ha effettuato nel catanese un’operazione, coordinata dalla Procura, mirata alla disarticolazione di una cellula criminale operante tra Catania e provincia. Questa organizzazione si dedicava a violenti reati contro il patrimonio. Le accuse a vario titolo per gli indagati sono di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una pluralità di rapine, estorsioni e furti, nonché detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, detenzione e porto di armi e lesioni personali aggravate. Tra ottobre e dicembre scorsi furono presi d’assalto esercizi commerciali, i cui gestori, brutalmente aggrediti, sotto la minaccia di armi, furono letteralmente terrorizzati dagli indagati.

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