I ladri sono entrati in un negozio di bigiotteria del centro storico a Palermo. Il colpo con spaccata è stato messo a segno in un’attività commerciale di via Maqueda gestita da due bengalesi, marito e moglie.

I ladri hanno portato via il registratore di cassa e diversi prodotti esposti per la vendita. La coppia ha chiamato 112 e sporto denuncia alle forze dell’ordine che hanno acquisito le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza installate in zona. Ancora da quantificare il bottino che ammonta a diverse centinaia di euro.

Quello di pochi giorni fa è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi avvenuti in città, tra negozi derubati con la tecnica della “spaccata” e auto prese di mira da ladri e vandali.

Ieri notte, segnala il vicepresidente della prima circoscrizione Antonio Nicolao, una Jeep Renegade parcheggiata in via Fiume è stata danneggiata e saccheggiata da qualcuno che ha mandato in frantumi uno dei finestrini per rovistare nell’abitacolo.

“Non c’è pace per il quadrilatero della stazione centrale: via Torino, via Trieste, via Pavia, via Manzoni e via Milano. Sono oramai anni – dice – che questa situazione va avanti ma non ci sono state iniziative sulla prevenzione da parte delle forze dell’ordine”.

Furto con spaccata in via Fiume, colpo nel negozio di intimo Magia

La settimana scorsa un altro furto con spaccata si è verificato nella centrale via Fiume. I ladri nell’occasione, entrarono nel negozio di intimo Magia che si trova nei pressi della centralissima via Roma. Con una grossa pietra hanno spaccato la vetrina e hanno razziato l’esercizio commerciale. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Nella zona è stato mandato in frantumi anche un finestrino di una Mercedes. Residenti e commercianti sono ormai in ginocchio dopo i furti e danni subiti.

“Nulla è cambiato dai proclami del ministro Piantedosi – ha detto la settimana scorsa Antonio Nicolao, vice presidente della prima circoscrizione – che aveva assicurato che ci sarebbe stata più sicurezza in città, teatro di spaccate, scippi, rapine, spaccio di crack e vampe di san Giuseppe trasformate in guerriglie urbane. Non sembra ci sia stato un incremento di risorse umane con delega alla sicurezza e alla prevenzione, si continua a gestire l’ordinario con le stesse risorse figuriamoci la tanto chiesta prevenzione”.