Questa mattina all’interno dei due giorni di iniziative “Quale futuro per San Basilio? Deciderlo insieme è possibile” , abitanti del quartiere, volontari e realtà associative che sostengono l’esperienza decennale del Comitato Territoriale Olivella, hanno sfilato in corteo per portare le istanze del territorio al palazzo di città in vista degli imminenti lavori di ristrutturazione che coinvolgeranno il convento di San Basilio.
Le attività sociali
“Il convento di San Basilio che ospita da più di dieci anni attività sociali, culturali, sportive, sarà ristrutturato con fondi del Contratto Istituzionale di Sviluppo, per realizzare la casa delle culture. Un processo calato dall’alto che rischia di cancellare le attività sociali, culturali e di comunità in uno spazio per lungo tempo abbandonato e che ha ripreso vita grazie all’impegno degli abitanti del quartiere e dei volontari del Comitato Territoriale Olivella.
Chiediamo che le istituzioni cittadine coinvolgano il territorio nelle scelte e nei progetti che riguardano il quartiere e che gli abitanti abbiano un ruolo nelle decisioni che trasformeranno la città nei prossimi anni” dichiara Verdiana Mineo, istruttrice della Palestra Popolare Palermo che trova spazio all’interno dell’ex Convento. “Ieri pomeriggio abbiamo organizzato un allenamento collettivo con le attività sportive della nostra asd sotto a Palazzo delle Aquile, per mostrare alle istituzioni comunali che San Basilio è già uno spazio di sport, cura, cultura. Oggi dopo il corteo continueremo con un programma pieno di iniziative musicali e artistiche”.
La testimonianza di Aurora
“Ho cominciato a frequentare il Comitato Territoriale Olivella circa due anni fa. Dapprima solo per allenarmi alla palestra popolare e successivamente anche per partecipare a eventi, feste e attività varie. In questi anni per me difficili, alle prese con lavori precari alternati a periodi di disoccupazione, il centro per m è stato un punto di riferimento importante – dice Aurora – I prezzi popolari della palestra mi hanno permesso per la prima volta di dare una seria continuità all’attività sportiva, superando quindi gli ostacoli causati dalle difficoltà economiche.
Inoltre, grazie a che gestisce il centro, per la prima volta ho potuto organizzare un evento per diffondere conoscere ed esperienze e raccogliere fondi per un tema a me molto caro, la ricerca sull’ Alzheimer insieme all’ambulatorio popolare. Ancora una volta è stata quindi occasione per creare senso di comunità su un tema in realtà comune a tanti. Ho vissuto in tante città negli anni, conoscendo tanti centri sociali. In nessuno di queste città però sono riuscita a sentirmi cosi accolta e partecipe. E’ stato importante il fatto che proprio nella mia regione io abbia potuto recuperare questo senso di appartenenza all’interno di una realtà che si preoccupa dei diritti e del benessere collettivo”
Continua Aurora: “Sono grata a chi mi ha dato la possibilità di farne parte, in particolar modo a chi anche nei miei momenti piu difficili e in cui ho faticato essere piu partecipe, mi ha sempre comunque fatto sentire che la porta del centro per me restava comunque aperta. Nonostante le motivazioni lavorative mi porteranno di nuovo lontana, non darò mai meno valore a questa mia esperienza. Credo che chi è costretto a partire dalla propria terra per trovare nuove occasioni, porti sempre dentro di sé comunque l’amore per le proprie origini. Per questo motivo, ovunque io mi troverò, mi auguro di trovare al mio ritorno la mia Sicilia sempre migliore di prima e mi auguro di ritrovare il comitato territoriale, li dove l’ho sempre trovato, in modo che chi ne fa parte possa continuare a fare tutto ciò che finora ha fatto con impegno, energia e costanza”.
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