Sono stanchi di vivere in preda all’incertezza. I loro contratti di lavoro scadono il 31 dicembre e ancora non sanno quale sarà il loro futuro.

Manifestazione questa mattina dei lavoratori precari della Regione, i cosidetti Asu, davanti all’Ars. Sono delusi e arrabbiati soprattutto con l’assessore regionale al Lavoro, Gianluca Miccichè, colpevole a loro avviso, di non aver trovato una soluzione per la loro penosa situazione.

A spiegare l’amarezza dei 5700 Asu siciliani è uno di loro, Salvatore Musolino: “Siamo stati abbandonati dal governo regionale e dall’assessore Miccichè. Quando si è insediato, ormai 10 mesi fa, ci avrebbe promesso che in tempi brevi avrebbe trovato una soluzione. Nulla è stato fatto per noi. Da anni passiamo da proroga in proroga. Noi Asu non sappiamo che fine faremo. Siamo sempre stati illusi con promesse non mantenute. E l’assessore Micciché – continua Musolino – nonostante sia stato convocato più volte dalla V commissione dell’Ars per discutere della nostra situazione, non si è mai presentato.
Adesso basta. Chiediamo che venga messo nero su bianco sugli Asu, siamo stanchi di chiacchiere e parole. Per quanto ci riguarda, l’assessore Miccichè dovrebbe dimettersi”.

“Da parte dell’assessore Miccichè – fanno sapere i sindacalisti Giuseppe Badagliacca, Vito Sardo e Mario Mingrino del Csa
e Csa-Associazione Asu Sicilia – non è arrivata nessuna proposta di stabilizzazione. E’ stata solo prospettata una nuova proroga. Tutto ciò non è ammissibile. I lavoratori sono stanchi di essere sfruttati e pagati in ritardo”.