Sembra destinata ad allargarsi l’inchiesta per corruzione della Procura di Palermo che vede, fra gli indagati, il Presidente dell’Ars Gaetano Galvagno. Dopo le notizie riguardanti i presunti incarichi conferiti da due imprenditori ai collaboratori di Galvagno e considerati parte di un accordo corruttivo dopo due contributi rilasciati proprio nei confronti degli stessi imprenditori, arrivano altri benefit. Nelle contestazioni fatte al Presidente dell’Ars ci sarebbero autovetture offerte in affitto gratuitamente, biglietti per concerti ed eventi ed altre utilità. Tutto semplici gesti di cortesia senza nulla in cambio, dice Galvagno nell’interrogatorio che lui stesso ha chiesto. Ma anche gli imprenditori adesso sembra siano indagati anche se Marcella Cannariato, vice Presidente della Fondazione Dragotto ieri ha smentito perfino sia mai stato conferito incarico alcuno ai collaboratori di Galvagno
Ci sono un anno e mezzo di intercettazioni
Ma da quell’interrogatorio sarebbero emerse anche alcune intercettazioni che non riguardano solo politici ma anche la sua più stretta collaboratrice, la portavoce Sabrina De Capitani tanto che su alcuni passaggi Galvagno dice che chiederà proprio alla De Capitani e in genere ai suoi collaboratori spiegazioni.
Inchiesta legata agli “scandali” dei fondi del Turismo
Ma la novità vera è un’altra visto che di questa inchiesta si sa davvero poco. Tutto sembra partire da un’altra indagine, quella che ha portato allo scandalo sui fondi del turismo per le mostre a Cannes e sull’uso dei soldi del progetto SeeSicily. Le intercettazioni partono da lì ma poi portano altrove, fino ai fondi dell’Ars passando per le così dette leggi mancetta, per approdare chissà dove.
Un caso che diventa politico
Un caso che, dunque, tende a diventare politico visto che tutte queste indagini finiscono sempre per coinvolgere sponenti di Fratelli d’Italia. Vicende che cominciano ad infastidire lo stato maggiore del partito a livello nazionale tanto che le solidarietà a Galvagno ieri sono piovute da ogni angolo della Sicilia ma nessuna è arrivata da oltre lo stretto
Un “silenzio” notati dagli esponenti siciliani che, in qualche caso (pochi in verità) è stato anche fatto notare al commissario meloniano in Sicilia, Luca Sbardella ma il silenzio non è stato rotto e l’unica voce targata FdI resta quella del capogruppo all’Ars Giorgio Assenza
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