“Riscontro con piacere la nota fattami pervenire dagli onorevoli Giuseppe Castiglione, Giuseppe Carta e Giuseppe Lombardo, anticipata dall’onorevole Raffaele Lombardo, circa l’opportunità di discutere con il Ministro Calderoli i contenuti del provvedimento riguardante l’autonomia differenziata, attualmente all’esame in sede nazionale. L’ARS ha già affrontato l’argomento nel corso di apposite sedute, così come si è già tenuto un incontro esplicativo tra lo stesso Calderoli e tutti i presidenti dei Parlamenti regionali.

Tuttavia credo sia giusto sottoporre alla conferenza dei capigruppo la proposta in questione, per valutare le modalità attraverso le quali permettere a tutti i deputati dell’ARS di discutere con il Ministro un tema tanto importante e delicato per la nostra Regione e per l’intera Nazione”.

Così il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno in merito alla richiesta di incontro con il Ministro Calderoli avanzata dai deputati regionali siciliani Castiglione, Carta e Lombardo.

L’appello degli Autonomisti

“Sgombrare il campo da eventuali equivoci sull’attuazione del ‘regionalismo differenziato’, previsto dalla riforma attualmente in discussione nelle Commissioni di merito al Senato, e avviare un dibattito costruttivo sulla distribuzione delle competenze tra Stato e Regioni”.

Avevano chiesto questo, i deputati regionali del gruppo Popolari e Autonomisti, al presidente Galvagno: un incontro con il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.

“Nessun pregiudizio anima – avevano detto deputati – la richiesta di affrontare la disciplina dell’Autonomia differenziata con responsabile discernimento e perspicacia, né tantomeno alcuna barricata si vuole con essa elevare al progetto di rivalutazione della distribuzione delle nuove forme di autonomia alle regioni ordinarie”.

Il dibattito politico

“Il dibattito politico ed istituzionale attualmente in corso tra Governo nazionale e Regioni sul tema dell’attuazione della riforma, necessita, a nostro avviso, di un ulteriore momento di confronto da svolgere nella sede del nostro Parlamento regionale, finalizzato a chiarire aspetti ancora oscuri della riforma, con particolare riferimento alla questione della distribuzione delle risorse finanziarie, umane e strumentali, posti a garanzia di un’equa distribuzione di servizi e prestazioni a tutte le Regioni, anche a quelle speciali”.

“Nel giorno in cui celebriamo il 67° anniversario dell’Autonomia siciliana – avevano concluso i deputati Autonomisti – auspichiamo la piena condivisione della nostra iniziativa da parte dell’intera deputazione regionale, perché possa rappresentare l’occasione per favorire una maggiore e più consapevole collaborazione tra Istituzioni a garanzia di un equilibrato rapporto tra centri di potere e cittadini.”