C’è un nuovo centenario a Gangi, paesino del Palermitano che si sta rivelando per un elevato numero di cittadini longevi. Ieri, nel salone del convento dei frati cappuccini, nonno Santo Blando ha tagliato il traguardo. Parliamo di un personaggio noto, uno degli ultimi maestri intagliatori di pietra. Con le sue 100 primavere è stato festeggiato dai figli Ignazio e Carmelina, dai nipoti, da parenti ed amici.

Devoto alla Madonna del Carmelo

A presenziare il sindaco del Comune nel Palermitano, Giuseppe Ferrarello, accompagnato dal consigliere comunale Santi Virga. Consegnata una targa ricordo con inciso: “La sua lunga giovinezza è per la comunità gangitana motivo di orgoglio e compiacimento”. Ai festeggiamenti hanno partecipato il parroco, don Luigi Volante, e Giovanni Di Pasquale in rappresentanza della confraternita Maria Santissima del Carmine. Anche quest’ultimo ha consegnato una targa. Nonno Santo è molto devoto alla Madonna del Carmelo.

Mai avuto un’auto

Blando ha sempre preferito camminare a piedi, non ha mai avuto un’auto e in “gioventù” il suo unico mezzo di locomozione era l’asino. I suoi ricordi ricorrenti: gli anni trascorsi al fronte, durante la seconda guerra mondiale. Quando allo sbarco degli alleati in Sicilia passò tra le file degli anglo-americani. E una sua frase ricorrente: “Noi la guerra l’abbiamo vinta!!!”.

Nonno Nino festeggiato a febbraio

Nel febbraio scorso fu festeggiato un altro centenario a Gangi, Antonino Scavuzzo. Per lui un’atmosfera di festa e gioia, coccolato dall’affetto della moglie Rosaria, 91 primavere alle spalle, dal genero Carmelo e dalle due nipoti, Stefania e Alessandra, tra parenti e amici, ha festeggiato i suoi 100 anni. Una vita non certo facile, quella di nonno Nino, per anni ha lavorato come operaio in una fabbrica in Svizzera. In gioventù era stato internato in un campo di concentramento in Algeria. Il nonnino di Gangi ama guardare le partite di calcio in tv, anche se non tifa per una squadra in particolare, e non si perde un match.

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