“La Democrazia Cristiana promossa da Totò Cuffaro, è  una nuova formazione, o meglio ancora, è un’idea che è nata. Per quanto mi riguarda, ecco come sono andate la cose. Mi ha chiamato dopo Cuffaro, mi ha spiegato di essere consapevole di avere fatto tanti sbagli. Tra le cose che si rimproverava c’è anche il fatto di come i giovani non vadano più a votare e non partecipino al dibattito della politica”. A Talk Sicilia, Giuseppe Gennuso racconta la genesi della sua candidatura all’Ars con la Nuova Democrazia Cristiana.

Gennuso, “portare l’uomo al centro del dibattito politico”

“Cuffaro mi ha chiesto di lavorare per  riportare i valori della Democrazia Cristiana all’interno della politica – continua Gennuso –  e così noi desideriamo lavorare insieme a tutti i giovani che sono stati coinvolti in questo progetto. Penso per esempio agli eletti al Comune di Palermo. Della lista che è stata presentata agli elettori, probabilmente io sono uno di quelli con maggior esperienza. Questa è comunque una scommessa importante. La scommessa che noi desideriamo fare è esattamente questo mettere al centro della politica l’uomo, testimoniare i valori fondamentali dell’uomo e portarlo all’interno di quel sistema che si chiama politica. Può sembrare un principio tanto per dire, ma renderlo concreto è complicato.  Con questa premessa, la nuova Democrazia Cristiana è un progetto credibile: me ne sto rendendo conto andando in giro in campagna elettorale: ho toccato con mano il desiderio di molte persone di continuare, o meglio di iniziare a fare politica. C’è un sentimento nuovo, c’è il desiderio di essere protagonista, il desiderio di incontrarsi, il desiderio di manifestare questa voglia di mettersi al servizio degli altri”.

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