Lorenzo Geraci, 61 anni, è stato rieletto segretario generale della Cisl Fp Palermo Trapani. La riconferma è avvenuta oggi al termine del congresso provinciale di categoria, svoltosi all’Hotel La Torre di Palermo nel pieno rispetto delle normative anticontagio. Vi hanno preso parte oltre ai delegati, il segretario generale della Cisl Palermo Trapani, Leonardo La Piana, il segretario generale della Cisl Fp Sicilia, Paolo Montera e in diretta streaming il segretario generale della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli.
Chi è Geraci
Geraci, assistente amministrativo dell’azienda ospedaliera Arnas Civico di Palermo, è una delle figure storiche della Funzione pubblica della Cisl di Palermo e Trapani, con una lunghissima storia di militanza sindacale iniziata negli anni ’90.
Si arriva a questo “fondamentale momento di democrazia rappresentativa e partecipata”, come l’ha definito il segretario generale Geraci, dopo un articolato percorso iniziato nei 224 congressi, con il coinvolgimento di oltre 8.500 lavoratori che hanno eletto i vertici delle strutture aziendali.
10mila iscritti
La Federazione conta più di 10mila iscritti fra Palermo e Trapani, nelle Asp, negli ospedali, nelle strutture sanitarie pubbliche e private, nelle Funzioni Centrali, nel Terzo Settore, nella Regione Siciliana e negli Enti locali.
“Siamo presenti – commenta Lorenzo Geraci – in molte realtà peraltro eterogenee, da alcune di dimensioni piccole con un iscritto ad altre con più di 2mila. Questo testimonia che il nostro lavoro e il nostro impegno vengono riconosciuti nei posti di lavoro”.
“Non promettiamo libri dei sogni”
Il segretario generale della Funzione Pubblica della Cisl a Palermo e Trapani ha rimarcato come la scelta sia stata quella di mettere al centro “le persone e il lavoro”.
“Ogni iscritto, ogni delegato, ogni lavoratore sa che dentro la nostra Federazione è un dirigente sindacale – aggiunge Geraci – e soprattutto che noi diciamo sempre la verità, non raccontiamo favolette per avere qualche tessera in più. Non promettiamo libri dei sogni e non abbiamo paura di affrontare in solitudine vertenze difficili, come per esempio quella al Comune di Palermo, dove abbiamo sostenuto e mantenuto ferma la nostra posizione a costo di rimanere isolati e di diventare bersaglio di critiche e di maldicenze. Alla luce dell’attuale inchiesta giudiziaria e dello stato attuale delle casse comunali, possiamo affermare con certezza che avevamo ragione noi”.
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