Gestione del rischio clinico e promozione della qualità delle cure nelle strutture ospedaliere. La Sicilia in questo campo ha fatto grandi passi avanti, grazie a scelte e investimenti regionali mirati, con l’Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello all’avanguardia.
L’esperienza siciliana è stata presentata come modello virtuoso negli scorsi giorni a Fano, in occasione di un evento formativo regionale, promosso dall’Azienda Sanitaria Unica Regionale (Asur) – Area Vasta 1 delle Marche. Sono stati Tommaso Mannone, Risk Manager, e Ignazia Lo Burgio, coordinatrice infermieristica, dell’Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello, ad illustrare le iniziative messe in campo per la sicurezza del paziente e la qualità delle cure. L’istituzione della rete regionale del rischio clinico vede insieme i Risk Manager delle 17 aziende sanitarie regionali. Un’iniziativa nata nell’ottica di condividere nella maniera più capillare possibile informazioni, dati ed iniziative volte ad aumentare la sicurezza dei pazienti negli ospedali.
La Regione Sicilia ha applicato un metodo di analisi della documentazione clinica, per individuare indizi di eventi avversi tramite la verifica mensile su un campione di cartelle cliniche selezionate a caso. La metodologia, nota come “Global Trigger Tool”, introdotta dall’Institute for Healthcare Improvement, fornisce strumenti idonei ad identificare errori ed eventi avversi e a monitorare il loro andamento nel tempo.
Tale monitoraggio consente di valutare se le azioni correttive che sono state introdotte stanno migliorando la sicurezza dei processi di cura. Il sistema è gestito, dopo una prima fase cartacea, tramite un’applicazione via web. “La Rete regionale dei Risk Manager, su indicazione dell’Assessorato alla Salute” come ha illustrato Tommaso Mannone, “ha inoltre da anni avviato un percorso per l’applicazione degli standard di sicurezza di Joint Commission International, la massima autorità internazionale per la valutazione della qualità e la sicurezza delle cure nelle strutture ospedaliere, utilizzando 101 standard specifici. Sicurezza delle sale operatorie, trasporto del paziente, gestione delle infezioni, gestione degli antiblastici, gestione farmaci in sicurezza, documentazione clinica del paziente, alcuni dei punti più “caldi” oggetto delle attività dei Risk Manager”.
“Il successo della presentazione del Dr. Mannone a Fano ha fatto proporre la adozione di questo modello anche in altre regioni, tra cui le Marche. Siamo fieri di questo riconoscimento al lavoro dei nostri professionisti e della intera sanità Siciliana”, commenta il Commissario dell’Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello Maurizio Aricò.
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