Nel palermitano ci riprova un sindaco che fu colpito dal decreto di scioglimento per infiltrazioni mafiose e che fu anche bollato come incandidabile. Si tratta di Giovanni Geloso, 51 anni, infermiere all’Arnas Ospedale Civico di Palermo. Ieri ha ufficializzato la sua discesa in campo per provare a tornare alla guida del Comune di Giardinello, nel palermitano, un paese che lo aveva già eletto quasi 10 anni fa. Legislatura che però non completò mai proprio perché il suo governo cittadino, ed il consiglio comunale, fu sciolto per sospette infiltrazioni mafiose.

Geloso: “C’è qualche cicatrice…”

Nell’annunciare la sua ricandidatura Geloso fa appena un accenno a quel che è accaduto in passato: “Forte della esperienza maturata nei tantissimi anni di attività politica, e con qualche cicatrice degna di ogni incarico prestigioso, – afferma – ho la piena percezione della necessità di tutelare il paese e la cittadinanza tutta e coltivo un sogno, quello di aggiungere altri risultati a quelli raggiunti quando abbiamo avuto la possibilità di amministrare il Comune e, perché no, completare il percorso a suo tempo iniziato”.

La disavventura

Geloso fu sindaco dal 2012 e sino al 2014, quando per l’appunto avvenne lo scioglimento degli organici politico-amministrativi per infiltrazioni mafiose. Successivamente fu anche tra gli “incandidabili” insieme agli allora assessore Andrea Caruso e consiglieri comunali Vito Di Napoli e Giacomo Caruso. Geloso ha “scontato” i 5 anni di incandidabilità e adesso è tornato in pista. Una legislatura tormentata la sua: lo scioglimento infatti, in seguito ad ricorso, fu prima annullato dal Tar e successivamente riconfermato dal Consiglio di Stato. Geloso fu accusato di aver intrattenuto rapporti con Giuseppe Abbate, ritenuto il boss del paese. Lui però ha sempre respinto questa accusa evidenziando che quello che veniva definito “boss del paese” all’epoca era un incensurato.

L’attuale scenario politico

Geloso potrebbe essere addirittura il terzo candidato sindaco in un paese di appena 2 mila abitanti. Già nei giorni scorsi ha annunciato la sua candidatura a sindaco anche Giovanni Polizzi, patologo clinico e dirigente di laboratorio di 44 anni. Appare scontata anche la ricandidatura dell’uscente Antonio De Luca che però non ha ancora ufficialmente sciolto le riserve.

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