Oltre 2 mila giocattoli cinesi sono stati sequestrati al porto di Palermo dai militari della guardia di finanza e dai funzionari delle dogane. Da analisi cliniche è emerso che i prodotti per i bambini era potenzialmente pericolosi per la salute a causa dell’elevata presenza di “ftalati”, sostanza utilizzata per rendere i prodotti plastici maggiormente pieghevoli e morbidi.

Le analisi chimiche

Le analisi chimiche effettuate sui giocattoli hanno permesso di evidenziare la presenza di un quantitativo di “ftalati” superiore al limite imposto dalla normativa comunitaria. Quindi vi era una potenziale pericolosità per la salute delle persone, specialmente bambini. Gli ftalati difatti sono noti interferenti endocrini di cui la comunità scientifica ha provato il legame con obesità, insulino-resistenza, asma e disturbo da deficit di attenzione ed iperattività. L’importatore italiano denunciato dalle fiamme gialle.

Marchio Ce falso

I finanzieri del 1° nucleo operativo metropolitano, con i funzionari dell’ufficio delle dogane, hanno dunque provveduto a sequestrare i 2.016 giocattoli. Segnalato di conseguenza alla Procura l’importatore per aver immesso sul mercato giocattoli non conformi alle normative vigenti. Non solo: ad essere stati trovati anche marchi Ce mendaci, quindi falsi. “Le operazioni svolte – dicono dal comando provinciale di Palermo della guardia di finanza – rientrano tra i compiti istituzionali propri del corpo quale polizia economico-finanziaria e dell’agenzia delle dogane e dei Monopoli. Tutti costantemente impegnati alla repressione degli illeciti in ambito economico sotto ogni forma a tutela dell’economia sana e della salute dei cittadini”.

La pericolosità dei ftalati

Nel 1999 è stata bandita la produzione di prodotti con una concentrazione maggiore dello 0,1% di ftalati. Questo perché possono avere degli effetti molto pericolosi. Gli ftalati sono in grado di inibire la maturazione degli spermatozoi a causa di un’azione tossica espletata a livello delle cellule di Sertoli. All’esposizione in gravidanza, inoltre, è correlata una minore crescita della sostanza grigia del bimbo nel grembo.

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