Ieri presso l’UPL di Palermo si è raggiunta l’intesa fra il Giornale di Sicilia ed i Sindacati che scongiura i licenziamenti dei lavoratori investiti dalle procedure di mobilità aperte ad Aprile. L’accordo prevede 24 mesi di contratto di solidarietà difensivo di tipo B a partire dal 1 Agosto (con percentuali di applicazioni pari al 42% per 33 lavoratori ed al 16% per 3 lavoratori).

“Finalmente si è chiusa la brutta pagina che rischiava di vedere 20 poligrafici del Giornale di Sicilia licenziati – dice il Segretario Generale della SLC CGIL Palermo Maurizio Rosso – esprimiamo soddisfazione per la firma apposta, firma che scongiura i licenziamenti tramite un accordo di solidarietà. I lavoratori – continua Rosso – pagheranno un prezzo durissimo per mantenere il posto di lavoro e per continuare la produzione di questo importante organo di stampa di Palermo e della Sicilia tutta, ed è per questo motivo che la SLC CGIL di Palermo fa appello alle Istituzioni Politiche ed alla cittadinanza tutta: cominciare adesso un nuovo impegno ed un nuovo percorso per far si che le trasformazioni che investono questo settore diventino un’opportunità di sviluppo che permettano di competere in un mercato che certamente è investito dalla Digitalizzazione e dalle nuove piattaforme multimediali”.

“E’ stata una trattativa durata più di due mesi – aggiunge Rosso – e che ha visto i lavoratori ed il Sindacato impegnati a trovare una soluzione che mantenesse posti di lavoro e la continuazione di un prodotto culturale di fondamentale importanza. Le ricchezze di professionalità che abitano questo giornale sono un patrimonio che non si può disperdere. Palermo e la Sicilia, in un momento di crisi così profonda, hanno bisogno sempre più di mezzi di comunicazione così importanti. La SLC CGIL – conclude il Segretario Generale Maurizio Rosso – sarà sempre più impegnata nella ricerca spasmodica di crescita e sviluppo per istituzioni culturali così importanti, che hanno contribuito nel caso specifico del Giornale di Sicilia, alla lotta contro la Mafia e alla corruzione per una società civile e moderna inserita in una Europa nuova; soprattutto alla luce dei nuovi venti xenofobi che soffiano in Europa. La società moderna ha bisogno di inclusione e la storia della Sicilia racconta meravigliose pagine di convivenza e contaminazione. La SLC auspica quindi un nuovo impegno che sia foriero di sviluppo e occupazione”

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