Tre secondi di risposta con identificazione definitiva dell’emergenza in 35-40 secondi. Questi sono i tempi record degli operatori del numerico unico 112 in Sicilia. Centrali, quelle di Palermo e Catania, che hanno superato un iter burocratico molto complesso, a causa della necessità di utilizzo di dati sensibili. Un centro che oggi, nella ricorrenza della giornata europea dedicata al servizio, ha aperto le porte a scolaresche e giornalisti.
D’Acquisto: “Sala operativa primo avamposto per emergenze”
Il 112 ha permesso di coordinare ed unificare tutti i servizi d’emergenza: dalle ambulanze passando per i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e il soccorso marino. Un servizio che, qui in Sicilia, ha due centri informatici che si trovano uno a Catania e l’altro proprio nel capoluogo siciliano.
A presentare i lavori della centrale operativa è Alessandro D’Acquisto, dirigente dell’assessorato regionale alla Salute e responsabile del servizio. “E’ un esempio avanzato di tecnologia informatica. Qui riceviamo tutti i flussi primari delle chiamate da tutte le forze impegnate nelle emergenze. Ogni giorno riceviamo un numero cospicuo di chiamate. Siamo il primo avamposto che dà aiuto alla cittadinanza in qualunque condizioni di precarietà si possa trovare. Abbiamo una mappatura di tutta la Sicilia, divisa in distretti telefonici”.
Sicilia unica Regione del Sud ad avere il servizio 112
Un servizio unico nel suo genere nel Sud Italia. Da Roma in giù infatti, la Sicilia è l’unica Regione ad essere dotata del numero unico. Due le sedi nell’Isola: uno su Catania e l’altra su Palermo. In quella del capoluogo siciliano lavorano 32 operatori, divisi su quattro turni. Il call center palermitano riceve le chiamate dalla Sicilia Occidentale. Dell’altra parte dell’Isola se ne occupano gli operatori di Catania. Un’organizzazione che garantisce celerità al servizio.
“Una delle principali caratteristiche di questa centrale è il sistema di filtraggio su quelle chiamate non appropriate – sottolinea D’Acquisto -. Quindi le forze di secondo livello ricevono chiamate corrispondenti ad una reale emergenza. Poi abbiamo la possibilità di localizzare l’utente, con una maggiore rapidità d’azione. Con la chiamata, si passa al secondo livello anche la cosiddetta scheda contatto, che evita di rifare l’operazione di triage. Tutto questo migliora la qualità e la tempestività di risposta. Noi ci attestiamo su un tempo di risposta all’utente di tre secondi e riusciamo a trasferire la chiamata alle forze di secondo livello in un margine di 35-40 secondi”.
App, numeri e servizi in Sicilia
Per quanto riguarda la Centrale Unica di Risposta della Sicilia Occidentale con sede a Palermo, nell’intero anno 2021 sono pervenute circa 441.000 chiamate. Di queste 78.000 sono state reindirizzate alla polizia di stato, 73.000 ai carabinieri; 69.000 ai vigili del fuoco; 219.000 al soccorso sanitario e poco meno di 1000 chiamate al soccorso in mare. Quest’ultima rappresenta una peculiarità tutta isolana, con un collegamento indiretto fra la sede operativa del 112 e quella del 1530. Un elemento che permette di localizzare l’imbarcazione in difficoltà attraverso un servizio di geolocalizzazione satellitare. Fatto fondamentale anche nel soccorso dell’imbarcazioni che trasportano migranti. Fatto che può permettere di salvare centinaia se non migliaia di vite.
Fra i servizi innovativi introdotti con il numero unico d’emergenza vi è l’app “Where are u”. Un’applicazione con rilevanza probatoria per gli organi giudiziari che permette a chi la utilizza di contattare per chat i servizi d’emergenza. All’interno vi è una sezione denominata “chiamata da muto”, che permette di avvisare il centralino in caso di situazioni in cui non è possibile effettuare la chiamata. La centrale invierà sul posto un’ambulanza e una volante delle forze dell’ordine.
I numeri in Italia
In Italia il Servizio è attivo in 11 regioni – tra le quali la Sicilia – con 15 Centrali Uniche di Risposta, che garantiscono la copertura del 65% della popolazione italiana, pari a circa 35 milioni di abitanti. Nel corso del 2021, le Centrali Uniche di Risposta hanno gestito, su tutto il territorio nazionale interessato, quasi 19 milioni di telefonate, assicurando anche la ricezione delle chiamate di emergenza generale direttamente dalle autovetture in caso di incidente automobilistico.
Forlani: “112 efficace strumento operativo”
Al riguardo, il Prefetto di Palermo Giuseppe Forlani evidenzia come “il Servizio 112 – oltre a costituire un modello di efficiente sinergia tra le varie Istituzioni coinvolte – si stia rivelando un efficace strumento operativo, in caso di emergenze, anche in questa provincia, peraltro caratterizzata da un flusso turistico di notevoli dimensioni”.
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