Ricorre domani la Giornata della Memoria della Shoah. Anche l’Università di Palermo partecipa alla commemorazione delle vittime dell’Olocausto.
L’inaugurazione del Fondo-Centro di Documentazione Ebraica contemporanea
Venerdì 27 gennaio, alle 12.00, nell’Aula Magna dell’Edificio 12 (Campus universitario di viale delle Scienze) sarà inaugurato il Fondo CDEC – Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea. Allestito all’interno della Biblioteca Interdipartimentale di discipline umanistiche – Sezione I, il Fondo è stato donato dal prof. Giorgio Sacerdoti, Presidente della Fondazione CDEC.
Gli interventi previsti
Ai saluti del Rettore, Massimo Midiri, della Direttrice del Dipartimento di Scienze Umanistiche – SUM, Francesca Piazza, del Delegato al Sistema bibliotecario di Ateneo, Alfredo Casamento, della Delegata del Dipartimento SUM alla biblioteca, Rosa Rita Marchese e della Delegata alla Terza Missione del Dipartimento SUM, Daniela Tononi, seguirà l’intervento a distanza del Presidente della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, Giorgio Sacerdoti. Introdurrà Matteo Di Figlia, Università di Palermo.
La presentazione del corso in Didattica della Shoah
All’incontro, organizzato dal Dipartimento SUM-Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Palermo con il Sistema Bibliotecario di Ateneo, seguirà la presentazione della quarta edizione del corso di aggiornamento in Didattica della Shoah Storia, Memoria, Postmemoria del SUM realizzato in collaborazione con il CDEC con coordinatori scientifici Daniela Tononi, Matteo Di Figlia e Patrizia Baldi.
Le videoinstallazioni all’edificio 19 del Campus universitario
Dalle 9.00 alle 13.30 negli spazi dell’Edificio 19 del Campus UniPa saranno disponibili le videoinstallazioni “Memoria”, “Viaggio nella fabbrica dello sterminio”, “Binario 21” e “Ritorno al Binario”.
L’incontro sulla legislazione razziale del 1938
Appuntamenti anche nel pomeriggio. Venerdì 27 gennaio, alle 15.30, nell’Aula Santi Romano del DiGi -Dipartimento di Giurisprudenza (via Maqueda, 172) si terrà l’incontro “Persone, ideologie e istituzioni di fronte alla legislazione razziale del 1938” organizzato dal DiGi in collaborazione con il Dottorato di ricerca in Diritti umani.
Il contributo di Unipa al ricordo e la riflessione di storici e giuristi
“Anche quest’anno l’Università di Palermo vuole contribuire a ricordare le vittime dell’Olocausto nel giorno in cui l’Armata rossa liberò il campo di concentramento di Auschwitz. Storici e giuristi rifletteranno dunque in chiave interdisciplinare sulla legislazione razziale fascista varata in Italia nel settembre del 1938, quando Vittorio Emanuele III firmò nella tenuta di San Rossore il Regio Decreto Legge n. 1390, contenente Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista, che riguardava anche le università italiane – dichiarano gli organizzatori -. La pubblicazione del Manifesto degli scienziati razzisti dimostra la complicità degli ambienti scientifici e universitari che collaborarono alla redazione di questo documento pseudo-scientifico con la politica discriminatoria adottata dal regime fascista per allinearsi alla Germania di Hitler. Nel mondo universitario, del resto, non mancarono entusiastiche adesioni, in un clima di generale obbedienza a una legge che si faceva strumento di ingiusta discriminazione e cacciava dalle proprie aule professori e docenti perché appartenenti alla “razza ebraica”».
La presentazione di un volume e il dibattito, proiezione di un documentario
Dopo i saluti del Rettore, Massimo Midiri, e del Direttore del DiGi, Armando Plaia, sarà presentato il volume Ordinamento giuridico, mondo universitario e scienza antichistica di fronte alla normativa razziale (1938-1945).
Monica De Simone, Nino Blando, Flavia Frisone, Paola Maggio e Ferdinando Mazzarella dialogheranno offrendo uno sguardo critico sulle distorsioni ideologiche che giustificarono l’emanazione delle leggi razziali e sul loro impatto sulla comunità universitaria degli antichisti.
Per gentile concessione delle eredi sarà proiettato per la prima volta in Sicilia il documentario Edoardo Volterra. La vita come dovere, lo studio come passione.
Commenta con Facebook