Assistiamo ad un momento di degenerazione del rapporto fra il Consiglio Comunale e la Giunta in tutte le sfaccettature istituzionali e questo non può andare bene. Siamo qui per stigmatizzare questa situazione”.

La giunta attacca il Consiglio comunale

A parlare è Fabio Giambrone, il Vice sindaco di Palermo, nel corso di una conferenza stampa indetta all’indomani del voto del consiglio comunale di Palermo che ieri sera ha detto sì alla mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore alla Mobilità Giusto Catania, esponente di Sinistra Comune più volte al centro di polemiche per le sue posizioni su Ztl, strisce blu, piste ciclabili e altre iniziative legate ai trasporti pubblici.

Sindaco assente

Assente il sindaco ma presente tutta la giunta, l’esecutivo comunale assume una posizione in chiaro conflitto e annuncia che tirerà avanti senza il Consiglio “La giunta di Palermo non parteciperà a nessuna seduta del Consiglio Comunale che abbia come oggetto una mozione di sfiducia ad un assessore, provvedimenti che non sono previsti dal regolamento. Quello che è accaduto ieri non ha alcun senso. Se l’opposizione vuole insistere firmi una mozione di  fiducia al sindaco e tutta la giunta sarà in aula a spiegare cosa è stato fatto. Il resto è perdita di tempo e non solo non saremo in Consiglio comunale e diciamo chiaramente che i comportamenti a cui abbiamo assistito sono inaccettabili”

Cosa era successo ieri sera

ieri sera la mozione di sfiducia a Giusto catania è passata in aula con 21 voti favorevoli; il presidente del consiglio Totò Orlando si è astenuto. Oltre alle opposizioni, da Lega a Forza Italia, hanno votato la sfiducia anche i consiglieri di Italia Viva, di M5s e di Io Oso; i consiglieri di Avanti Insieme e Sinistra Comune sono usciti dall’aula senza però riuscire a far mancare il numero legale.

Ordine del giorno passato in secondo piano

All’ordine del giorno era prevista l’approvazione del bilancio consolidato, che è passata però in secondo piano rispetto a una vecchia mozione del 2019, firmata dal consigliere Fabrizio Ferrandelli contro l’assessore accusato di “aver calpestato più volte le prerogative del consiglio di cui lui stesso ha fatto parte”.

Ora si dimetta, chiedono le opposizioni

Si tratta di una mozione prettamente politica che non ha alcun effetto pratico sulla giunta e sui lavori del Consiglio o sull’amministrazione della città ma le opposizioni chiedono a Catania di trarne le conseguenze e lasciare.

Ma l’assessore si fa beffe del Consiglio Comunale

L’assessore Catania ha risposto pubblicando un post su Twitter con la foto di Groucho Marx e la frase “Una risata vi seppellirà”. Nelle ultime settimane il sindaco Orlando ha sostituito prima gli assessori di Italia Viva, il cui gruppo era entrato in rotta di collisione con la maggioranza; un mese fa si è dimesso l’assessore alla cittadinanza solidale Giuseppe Mattina, in seguito a un’inchiesta sull’attività di alcune Onlus in cui è indagato; quattro giorni fa l’assessore ai lavori pubblici Maria Prestigiacomo, anche lei coinvolta in un’inchiesta  della Procura sul servizio di depurazione, ha rimesso la sola delega alle partecipate, mantenendo tutte le altre.

Tutta la giunta con Catania

Tutta la giunta adesso stigmatizza e sceglie la strada dello scontro frontale. Giambrone attacca anche la presidenza del Consiglio comunale “Da 20 giorni ho chiesto di essere audito e non ho risposte. Questo rappresenta il fattoc he c’è una strafottenza che non ha precedenti”

Per Giambrone “Qualcuno vuole arrestare il cambiamento attraverso la calendarizzazione di mozioni che non hanno motivo di esistere. E’ il momento di dire con grande chiarezza alla città quello che sta accadendo. Si assumano al loro responsabilità e presentino la sfiducia al sindaco”

Giusto Catania “Questa mozione non mi riguarda”

“Ringrazio la giunta per aver subito convocato questa conferenza stampa per chiarire che questa mozione di sfiducia non mi riguarda ma riguarda la giunta tutta ed è ridicola. E’ ridicola perché non produce alcun effetto. Le istituzione di questa città rischiano di finire in psicoterapia. E’ una mozione di sfiducia che è un dileggio alle istituzioni democratiche di questa città. E’ il segno della degenerazione da psicoterapia del Consiglio comunale. E’ in corso la politica per tornare indietro”.

“Emblematico che la mozione sia arrivata nel giorno in cui si è dato il via alla pedonalizzazione più importante. E’ emblematico, si vuole riportare le macchine nel centro della città. Giacciono in Consiglio comunale moltissimi attoc he dovrebbero essere approvati e invece si perde tempo con mozioni inutili”

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