Un giro di consultazioni nello stile utilizzato a Roma anche se in Sicilia non esiste questa prassi ne questa esigenza. Il neo governatore siciliano Renato Schifani ha avviato i suoi incontri per formare la giunta. Lo ha fatto incontrando, questo pomeriggio i deputati di Forza Italia
L’incontro fra il governatore eletto e Forza Italia
Poco trapela ad incontro appena concluso. Al tavolo c’erano tutti i deputati azzurri neo eletti all’Ars ma non soltanto. Al tavolo anche Giorgio Mulè, siciliano rieletto alla Camera dei deputati nello stesso election day del 25 settembre. presente anche un altro neo eletto a Roma, il capogruppo uscente di Forza Italia all’Ars Tommaso Calderone.
La pattuglia dei siciliani era naturalmente guidata dal presidente dell’Ars uscente e coordinatore del partito Gianfranco Miccichè che pur non avendo ancora optato fra l’elezione a Roma o a Palermo allo stato dell’arte risulta anche fra gli eletti alla nuova legislatura dell’Ars.
Gli argomenti sul tavolo
Sul tavolo naturalmente tutti gli argomenti di questi giorni. si va dai rapporti fra le forze della coalizione alla formazione della giunta di governo passando per le priorità del programma. una particolare attenzione a quanto sta accadendo nello scrutinio ancora non concluso con i ritardi che comporteranno anche tempi lunghi per l’insediamento. Un guaio per i conti della Regione. Il nuovo governo avrà difficoltà a fare il suo primo bilancio arrivando nei pieni poteri a novembre inoltrato.
Le indiscrezioni ridimensionate
Renato Schifani è, naturalmente, al momento impegnato nella scelta dei futuri assessori che andranno a comporre la sia giunta. Nell’attesa che la rosa finale emerga, il presidente in pectore avrebbe spento le voci che darebbero alcuni big del centrodestra non eletti alle Politiche o alle stesse Regionali in lizza per un posto in giunta, rimarcando le scelte di principio già comunicate in campagna elettorale ovvero che “bisogna affermare il primato della politica, per le deleghe assessoriali prenderò in considerazione solo gli eletti all’Ars, ovviamente confrontandomi con la coalizione”.
Chi aspira agli assessorati sono tanti
Ma le voci continuano a circolare. Oltre Lega, Fdi e Forza Italia, anche la Dc di Cuffaro e gli Autonomisti di Lombardo vogliono assessori in giunta ma la questione è puramente matematica. Il problema è quanti assessori assegnare ad ogni partito della coalizione oltre alla presidenza dell’Ars, con il derby fra il palermitano Alessandro Aricò e l’etneo Gaetano Galvagno, con quest’ultimo favorito dalla prassi che escluderebbe la coincidenza delle due massime cariche regionali nella stessa città. Il terzo incomodo è il ragusano Giorgio Assenza. Per Aricò comunque sembra certo almeno un assessorato pesante.
La questione Razza
Così come dovrebbe esserci posto per Ruggero Razza: magari non alla Sanità, e magari non lui in persona, dove magari prenderebbe il suo posto la moglie Elena Pagana, non eletta all’Ars. Questo frutto, pare, di un accordo tra Schifani e Musumeci.
Forza Italia
Per Forza Italia un nome sicuro dovrebbe essere Michele Mancuso. Un altro posto va all’area degli ex Sicilia Futura di “Mr. Preferenze” Edy Tamajo. Che contenderebbe il posto a Marco Falcone, fino a qualche giorno fa sicuro della riconferma ai Trasporti, ma ora Tamajo vorrebbe quel posto per sì, e non la vicepresidenza dell’Ars. Per la Salute, Miccichè punta tutto su Daniela Faraoni, gradita anche a parte della Lega. Ma sulla manager del’Asp di Palermo sarebbero arrivati segnali di freddezza dal governatore. Schifani però pensa a Toti Amato, presidente dell’Ordine dei medici di Palermo, o a Francesco Cascio, primo dei non eletti a Palermo. Un posto, sempre in Fi, dovrebbe esserci per Stefania Prestigiacomo, rimasta fuori dal Senato.
Capitolo Lega
La Lega chiede almeno due poltrone in giunta, una delle quali con i galloni di vice-Schifani. Il nome più caldo è quello di Luca Sammartino. Nino Minardo chiede l’agricoltura per il suo territorio, per Ragusa, e ci potrebbe essere (nomen omen) Orazio Ragusa, altro deputato rimasto fuori dall’Ars.
Cuffaro e Lombardo
Cuffaro potrebbe volere un posto per neo-deputata palermitana Nunzia Albano. In lizza anche Ignazio Abbate, ex sindaco di Modica, caterpillar elettorale nel Ragusano. L’ex presidente della Regione punta, anche lui, all’Agricoltura, ma si vedrà. Lombardo potrebbe puntare sul figlio d’arte messinese Luigi Genovese, decisivo per il raggiungimento del 5% regionale mentre l’anima catanese del movimento pensa invece all’ex deputato non rieletto Pippo Compagnone. Nomi tanti, tantissimi. Per Schifani, insomma, non un lavoro facilissimo.
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