Dura appena il tempo delle firme e delle strette di mano la ‘festa’ per il rimpasto nella giunta regionale e a guastare il momento dei complimenti e delle felicitazioni non è la polemica della sinistra sulla mancanza di donne  nell’esecutivo.

Fatte le nomine di Marco Zambuto e Toni Scilla per le quali Forza Italia pressava da tempo, Musumeci lancia  nello stagno la pietra destinata a sollevare un’onda solo in parte prevista e annuncia che il rimpasto non è finito qui

“Sono un convinto assertore del valore che la donna rappresenta anche nella politica. E sono d’accordo con chi reputa il sistema delle “quote” una sorta di recinto che spesso penalizza il merito e, a volte, legittima l’ipocrisia” dice il governatore.

“L’assenza di rappresentanza femminile nella Giunta di governo, a seguito della sostituzione dei due assessori (di cui una donna) richiesta da Forza Italia, è solo momentanea. Come è noto, ho chiesto alle forze politiche della coalizione di far sì che la parità di genere sia non solo predicata ma anche praticata. Mi attendo, quindi, già a breve atti e scelte consequenziali”.

Musumeci, dunque, rilancia la palla in casa Forza Italia alla quale chiede di indicare un’altra sostituzione con una donna. Ma non soltanto. Lo dice a tutti gli alleati ben conscio che gli azzurri chiederanno ad altri di sostituire un assessore con una donna ricordando che per tre anni la quota rosa è stata assolta proprio da Forza Italia. Ma la risposta che arrivata dagli alleati all’indirizzo degli azzurri non sembra conciliante. E dicono  ai forzisti in pratica “voi avete rotto l’equilibrio, voi lo ripristinate”, senza considerare che una donna da indicare al momento non sembra averla nessuno o comunque non sembrano esserci le condizioni per chiedere a qualcuno di fare posto.

E Musumeci ritorno sul tema a beneficio e in risposta alle polemiche “Ma il tema ripropone – inutile nasconderlo – l’insoluto problema della selezione della classe dirigente politica in Sicilia. Siamo ancora lontani dagli obiettivi per realizzare pienamente un sistema di pari opportunità, nel quale fermamente credo. Così come è altrettanto noto – ma a quanto pare è utile ricordarlo – che, quando alla Regione ho compiuto scelte di mia esclusiva competenza, ho sempre preferito la concretezza ed il valore aggiunto femminile: il segretario generale, il capo Gabinetto, il capo Segreteria particolare, il portavoce (nominato proprio ieri), il responsabile anticorruzione, i direttori generali strategici sono tutte donne, ma soprattutto competenti. Con la prossima legislatura regionale, entra in vigore la riforma proposta e votata dall’attuale Assemblea, che renderà “rosa” almeno un terzo della Giunta. Ed è questa la vera scommessa che i Partiti in Sicilia debbono saper vincere, dimostrando, oltre la logica dei numeri, la volontà e la capacità di saper formare e selezionare una nuova classe dirigente, senza più penalizzazioni”.

Ma nel frattempo alla raccolta firme sulla petizione della Cgil e alle proteste dei 5 stelle e del Pd si aggiunge Italia Viva “Malgrado le proteste e le proposte da parte di tutta la società civile, le associazioni di Donne, le raccolte di firme, le petizioni per evitare che la giunta della Regione Sicilia, mettesse in atto una azione così discutibile e disattendesse, di fatto, l’art. 3, secondo comma, che impone alla Repubblica la rimozione di tutti gli ostacoli che di fatto impediscono una piena partecipazione di tutti i cittadini all’organizzazione politica, il Presidente Nello Musumeci ha ratificato questo pomeriggio una giunta regionale siciliana tutta al maschile. Un errore politico ed uno schiaffo al lavoro quotidiano espresso da gran parte di chi, da anni, lavora e crede nei valori culturali della parità di genere. Un ritorno al passato inconcepibile e che non può rimanere senza conseguenze. Ci batteremo con forza affinché le forze politiche di opposizione, sappiano fermare questa deriva maschilista che riporta indietro la nostra regione” dice Marcella Cannariato, componente di Italia Viva e referente Sicilia della Fondazione Bellisario.

Ma se la Cgl protesta, la Cisl si congratula, se non altro, con Zambuto “Vogliamo augurare buon lavoro al nuovo assessore della Funzione pubblica e degli Enti locali del governo Musumeci, Marco Zambuto. In anni di lotte e di impegno – dice Paolo Montera, segretario generale della Cisl Fp Sicilia – abbiamo raggiunto alcuni significativi traguardi, gli ultimi in ordine di tempo condivisi con l’assessore uscente Bernardette Grasso, come l’identificazione di percorsi virtuosi per la stabilizzazione di migliaia di lavoratori precari degli enti locali siciliani. Ma sono numerosi, importanti e non più rinviabili gli appuntamenti che ancora ci attendono. Pensiamo, per esempio, ai rinnovi dei contratti e alla riclassificazione di tutto il personale regionale, fino ad arrivare a una globale riforma della pubblica amministrazione regionale, necessaria per non farci trovare impreparati davanti alle sfide che dovremo affrontare nel prossimo futuro. L’auspicio, quindi, è quello di trovare un interlocutore attento e concreto. Noi, da parte nostra, siamo, come sempre, disponibili al confronto per raggiungere i migliori risultati possibili”.

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