Pietro Seggio, gestore della pizzeria dell’Antico Borgo e accusato dell’omicidio di Francesco Manzella non ha confessato. Ha detto di volere parlare soltanto davanti al proprio avvocato Giovanni Castronovo.

Il provvedimento di fermo è scattato dopo che gli agenti hanno smontato tutti gli alibi forniti da Seggio con i quali l’uomo ha sempre respinto ogni accusa. Seggio come ha detto più volte agli agenti ha visto Manzella alle 18 domenica 17 marzo per acquistare una dose di droga.

In un primo momento aveva detto di averlo incontrato anche alle 22. Poi invece ha ribadito che la dose di droga Manzella gliela aveva consegnata nella cassetta della posta. Il gestore della pizzeria in via Molara ha ribadito che lui dalla pizzeria era arrivato alle 14, uscito alle 17 e poi andato via definitivamente attorno a mezzanotte e mezza e che fino alle 23.30 erano con lui due pizzaioli.

Ha ribadito di essere rimasto da solo in pizzeria a navigare su internet e chattare con una giovane con la quale avrebbe dovuto avere un rapporto sessuale. Gli agenti della squadra mobile diretti da Rodolfo Ruperti e dalla omicidi con a capo Luca Scittarelli, hanno smontato pezzo per pezzo gli alibi costruiti dal gestore della pizzeria. I pizzaioli hanno detto di essere andati via attorno tra le 22.30 e 22.47. Uno di loro è certo perché ha mandato un sms alla moglie non appena in auto.

Nella cronologia del computer c’è un buco dalle 23.10 alle 00.07. L’omicidio sarebbe avvenuto tra le 23.35 e le 23.40. Pietro Seggio ha ribadito di non essere uscito dalla pizzeria se non prima di mezzanotte e mezzo e di averlo fatto con la sua Audi A1. Gli agenti della mobile hanno sentito tutti i condomini presenti nel residence dove c’è la pizzeria e nessuno quella sera è uscito. Da due telecamere, una nei pressi del locale e una in via Olio di Lino di una scuola è stata notata una Panda di colore bronzo compatibile con quella in uso alla madre di Pietro Seggio. L’auto è uscita dalla pizzeria alle 23.13 e faceva ritorno alle 23.43.

Tra la pizzeria e il luogo del delitto a due passi dal Pagliarelli ci sono otto minuti. Gli agenti hanno sentito anche la ragazza con cui chattava il gestore della pizzeria e lei ha negato che mai sarebbe andata all’appuntamento. Il fermo è stato disposto dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dai sostituti Giulia Beux e Giovanni Antoci. Il movente sarebbe il debito e il clima di esasperazione.

“Ho incontrato il mio cliente nel mio studio martedì scorso, dopo che gli hanno notificato un avviso di garanzia. Pietro Seggio si è professato innocente, mi ha ribadito che lui con questo omicidio non c’entra nulla. Non conosco ancora il provvedimento di fermo e non so quando sarà previsto l’interrogatorio dal gip”. Lo dice Giovanni Castronovo legale di Pietro Seggio accusato dell’omicidio di Francesco Manzella avvenuto la sera dello scorso 17 marzo.

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