E’ stato un lavoro certosino quello degli agenti della squadra mobile per arrivare al presunto assassino di Francesco Manzella, ucciso con un colpo di pistola la sera del 17 marzo scorso nei pressi del carcere Pagliarelli.

A portare gli agenti della squadra sulle tracce di Pietro Seggio, 42 anni, gestore della pizzeria Antico Borgo in via Molara è stata la moglie di Manzella. Intercettata aveva ribadito che i responsabili dell’omicidio del marito andavano da ricercare tra i componenti della famiglia che gestiva la pizzeria. Erano loro che più volte erano entrati in contrasto con il marito.

Ritenevano Francesco Manzella il responsabile della dipendenza da cocaina del loro caro Pietro Seggio. Sì perché tutta la famiglia, la moglie di Seggio, i figli, il padre e i fratelli si erano presi in carico la dipendenza di Pietro.

E così avevano cercato in tutti i modi di fare disintossicare il loro caro. La presenza di Manzella attorno alla pizzeria scatenava sempre reazioni violente.

Ma Manzella si presentava per avere ripianato il debito di 700 euro che in questi ultimi mesi Seggio aveva accumulato con le dosi di cocaina fornite. Una situazione di stress per l’uomo che, secondo le indagini della squadra mobile, ha portato Pietro Seggio a puntare la pistola contro Manzella e fare fuoco. Al gestore della pizzeria che avrebbe premuto il grilletto sono state trovate due pistole regolarmente detenute.

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