Tutto ha inizio quel sabato 2 aprile 2016, almeno per chi non vie il quartiere ed il mercato. Yusupa Susso, un giovane gambiano, si rifiuta di soprassedere all’ennesimo sopruso di un mafiosetto palermitano. una discussione anche dai toni forti, ma sembrava che fosse tutto finito lì.

Invece il palermitano si allontana, prende una pistola, attraversa via Maqueda in pieno centro fra la gente che lo guarda un po’ sorpresa e un po’ senza capire, raggiunte Susso e gli spara alla testa.

Il giovane sopravviverà. Lunedì 4 aprile la polizia arresta Emanuele Rubino identificandolo come l’uomo con la pistola in base ai video di sorveglianza.

E’ una vera e propria ‘sommossa popolare’ del quartiere, del mercato, dei commercianti. Il sabato successivo sarà manifestazione di piazza contro questa violenza inaudita.

Da lì l’inchiesta che toglie il coperchio a questa nuova mafia alla quale oggi viene contestata anche l’aggravante razzista. Taglieggia gli immigrati, sia regolari che abusivi, sia con permesso di soggiorno che senza. loro, i regolari, reagiscono e finisce così