“Per ora faccio il presidente del Senato e lo faccio dedicando anima e corpo, cercherò di portarla fino in fondo”. Così il presidente del Senato Pietro Grasso ha commentato le voci che lo vorrebbero futuro candidato alla presidenza della Regione Siciliana, parlando con i giornalisti a Lamezia Terme dove partecipava a Trame, festival dei libri sulle mafie.

Ma la sua dichiarazione in linea con i modi dell’uomo Pietro Grasso che non chiude mai una porta fino a quando non siano state percorse tutte le strade, è stata interpretata come una candidatura imminente, addirittura una risposta affermativa in arrivo da un momento all’altro.

Una interpretazione assolutamente scollegata dalla realtà spinta anche da ambiente della Sicilia orientale vicini al governatore che proprio nelle stesse ore stava nominando un catanese prelevato dalla giunta Bianco al posto del dimesso assessore alle Infrastrutture Giovanni Pistorio.

L’interpretazione dei ‘catanesi’ vicini a Crocetta non sarebbe stata, però, in nessun modo ‘spinta’ dallo stesso governatore che si sarebbe limitato a  confermare la sua intenzione di ritirarsi dalla corsa nel caso in cui il candidato fosse proprio Grasso. Ma nulla di più.

Grasso, per parte sua, quando dice che l’argomento non è all’ordine del giorno conferma che non è questo ne il momento ne il modo per parlare di questa eventualità. Non c’è un sì ma non c’è neanche un no.

A riportare tutto nei ranghi della normalità ci pensa il coordinatore del Pd, Lorenzo Guerini: “Non si tiri per la giacchetta il presidente del Senato – dice – che oggi fa un altro mestiere e la cui autorevolezza è un presidio per tutti. Al momento opportuno il Pd insieme agli amici e alleati della coalizione e alla società civile deciderà il percorso migliore per la scelta del candidato presidente. Adesso siamo tutti concentrati sui progetti concreti e sulle idee da realizzare”.

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