“In riferimento alle prossime elezioni amministrative del Comune di Palermo del prossimo 11 giugno, i sottoscritti, tutti, ad oggi, consiglieri comunali, di circoscrizione e semplici tesserati al PD, con la presente tengono a manifestare tutto il proprio dissenso verso la possibilità d’essere espulsi dal proprio partito”.

Inizia così una lettera a tutti gli iscritti al Pd con la quale in 21 lamentano la loro sospensione dal partito legata alla scelta di candidarsi in una lista che appoggia Ferrandelli. La lettera è indirizzata ai candidati alla Segreteria del Partito Democratico Michele Emiliano, Andrea Orlando e Matteo Renzi e ai componenti della Commissione del Congresso Nazionale

“Il PD palermitano, infatti, ha scelto di sostenere il Sindaco uscente Leoluca Orlando – scrivono – a seguito di diverse intercessioni e di accordi raggiunti tra un’area del PD nazionale e lo stesso candidato. Oggi questo appoggio trova sintesi grazie ad una lista civica in cui è avvenuta una spartizione di posti tra il nostro Partito ed il neo Partito Alternanza Popolare. In opposizione a questa decisione, abbiamo deciso di candidarci all’interno di una lista civica a sostegno del programma di governo della città promosso da un altro candidato sindaco, già deputato regionale del PD, dimessosi in data 22 luglio 2015, in contrapposizione al Governo Crocetta, Fabrizio Ferrandelli”.

“Scriviamo, dunque, all’attenzione dei candidati alla Segreteria Nazionale del Partito Democratico, perché desideriamo ricevere le Vostre considerazioni, soprattutto, quando ad essere oggetto di espulsione siano decisioni come quella del nostro mancato sostegno ad una lista che non rappresenta tutte le anime del nostro Partito, perché non nasce da alcuna visione condivisa e partecipativa su come far ripartire la nostra città ferma al palo da 50 anni”.

A firmare la lettera sono Giuseppe Abbruscato, Isabella Cacciatore, Bartolo Corallo,  Giovanni Tarantino, Danilo Stagno, Maurizio Castagnetta,  Pietro Pellerito, Marco Marceca, Vanni Randisi, Dario Duminuco, Rossella Megna, Cesare Mattaliano, Laura Lumia, Giorgio Mineo, Marco Pasquale Marchese, Carmelo Li Bassi, Filippo Lo Cicero, Francesco Virga, Giuseppe Prestigiacomo, Manuela Playa, Nicola Macaione

Una vicenda che era stata anticipata con un frase dello stesso Ferrandelli che aveva parlato di ‘vicenda sconfortante’. Il pd, infatti, aveva rifiutato il rinnovo delle tessere a queste persone

La risposta arriva dal segretario del pd di Palermo Carmelo Miceli: “Quello che è davvero mortificante è che Fabrizio Ferrandelli, pur essendo stato un dirigente nazionale del Partito democratico, non abbia imparato o dimenticato troppo in fretta la regola di statutaria di base del Pd che prevede l’esclusione/cancellazione dall’anagrafe degli iscritti per tutti coloro che si candidano o appartengono a partiti e movimenti contrapposti al Partito democratico”. Lo afferma, in una nota, Carmelo Miceli, segretario provinciale del Pd di Palermo, replicando al candidato sindaco di Palermo del centrodestra Fabrizio Ferrandelli che ha definito “mortificante” il fatto che il Pd abbia “impedito agli iscritti che si sono candidati con me di rinnovare la tessera e di votare al congresso”.

“Giusto per rinfrescargli la memoria – aggiunge Miceli –, la regola statutaria a cui mi riferisco è l’articolo 2, comma 9: ‘Sono escluse dalla registrazione nell’Anagrafe degli iscritti e nell’Albo degli elettori del PD le persone appartenenti ad altri movimenti politici o iscritte ad altri partiti politici o aderenti, all’interno delle Assemblee elettive, a gruppi consiliari diversi da quello del Partito Democratico’. Coraggio Fabrizio – conclude l’esponente dem – continua così con le gaffe, sei sulla buona strada”.