Sedici milioni di euro sui 36 dei fondi ‘trovati’ per i disabili sarebbero stati stornati dai fondi per l’Obbligo Formativo ovvero i corsi che la Regione organizza e che dovrebbero essere sostitutivi della scuola dell’obbligo. Sedici milioni che verrebbero meno rispetto a un impegno di spesa assunto con un bando e con fondi assegnati a Enti che si occupano della Formazione.

A prescindere dalla gestione della stess Formazione Oif (Obbligo formativo appunto) quella che si configura è una vera e proprio battaglia fra poveri ovvero fra le esigenze di formazione dei giovani siciliani e le esigenze di assistenza dei disabili gravi siciliani che proprio due giorni fa hanno perfino lanciato un appello al Papa

A contestare quello storno domani in giunta sarà l’assessore regionale alla Formazione Bruno Marziano è c’è da aspettarsi battaglia fra l’esponente della sinistra Pd e il governatore.

L’obbligo formativo in Sicilia prevede 420 corsi che costano complessivamente 45 milioni di euro in questa fase. 23 milioni sono fondi statali mentre la Regione li ha integrati con altri 22 milioni. Togliendone sedici di fondi regionali ne resterebbero solo 6; complessivamente 29 milioni se sommati ai 23 statali. Insomma salterebbero fra i 140 e i 150 corsi.  

Il governatore ha annunciato che il prelievo sarà solo temporaneo e i fondi saranno riprristinati ma Marziano non si fida del fatto che, viste le ristrettezze dib ilancio, poi si riesca a trovare i fondi necessari e quindi darà battaglia per evitare il prelievo.

Sullo sfondo, però, resta lo scontro politico fra Crocetta e la sua giunta che si è concretizzato, nei giorni scorsi, con uno scambio di lettere e accuse con l’assessore renziano Baccei e oggi con un assessore dell’opposta corrente sempre del Pd.

A farne le spese, come sempre, certamente i disabili e, a turno, un’altra categoria debole presa di mira.