Guerra al reddito di cittadinanza “centrodestra ipocrita” ma per Schifani “La misura è fallimentare”

Infiamma la guerra al Reddito di cittadinanza scoppiata nei giorni scorsi a margine della campagna elettorale di Palermo ma al centro del dibattito in vista delle politiche del prossimo anno

Il Ministro del lavoro Andrea Orlando a “gamba tesa”

I poveri sono un bersaglio ideale. Il ministro del Lavoro Andrea Orlando interviene a gamba tesa nel dibattito sul reddito di cittadinanza: “Si dovrebbe discutere di salari e politiche industriali, cose che chiamano in causa le responsabilità dei ceti dominanti. Questo è fastidioso, e quindi il reddito di cittadinanza è il parafulmine ideale. Per una ragione molto semplice: i poveri sono un bersaglio ideale”

Duro il Movimento 5 stelle “centrodestra dai due volti”

“E’ semplicemente aberrante assistere agli attacchi dei leader del centro destra contro il Reddito di cittadinanza a favore di telecamera, mentre sui territori i loro candidati nelle liste per le amministrative difendono questa misura di civiltà voluta dal Movimento 5 Stelle perché temono di perdere voti, come racconta l’edizione locale di Repubblica a Palermo”. Lo affermano in una nota i senatori del Movimento 5 Stelle della commissione Lavoro di palazzo Madama. “Mentre certa politica si venderebbe anche l’anima per uno strapuntino in più al prossimo turno elettorale – aggiungono – noi continuiamo a stare dalla parte dei cittadini e del Paese e rivendichiamo con orgoglio il Reddito, che, in questi due anni drammatici segnati dalla pandemia, è stato provvidenziale per oltre 1,5milioni di famiglie e ha contribuito a rimettere al centro dell’agenda politica il tema dei salari, fermi da 30 anni”.

Leggi anche

Guerra al reddito di cittadinanza, si infiamma la polemica

Il problema sono le ‘paghe da fame’

“Se il 46% dei beneficiari è un lavoratore povero è chiaro che il problema non è il Reddito di cittadinanza, ma le paghe da fame – proseguono –. E’ ora di finirla con le strumentalizzazioni. Tutto è perfettibile, ma come mai buona parte delle disposizioni contenute nella legge istitutiva sono rimaste inattuate? Come mai molti enti locali non hanno attivato i progetti di pubblica utilità per i beneficiari del Reddito di cittadinanza?”. “I vari Meloni, Renzi, Santanché & compagni la smettano di speculare sugli ultimi e sui più fragili – concludono –, anche perché pure la loro ‘base’ li sconfessa”

Schifani risponde a Orlando

“Spiace che il ministro Orlando abbia scelto un’impostazione moralistica per affrontare il tema del reddito di cittadinanza e l’esigenza di una sua riforma” dice Renato Schifani, senatore di Forza Italia ed ex Presidente del Senato, aggiungendo: “Tacciare di malafede chi critica questa misura è il modo più sbrigativo, e aggiungerei ideologico, per evitare una doverosa riflessione sui risultati che sono stati raggiunti a fronte degli obiettivi che, dichiaratamente, ci si era prefissati al momento della sua introduzione”.

Leggi anche

Reddito di cittadinanza, “palermitani non fatevi prendere in giro, il sindaco non lo può bloccare”

Il Ministro certifica il fallimento del Reddito

“Nei numeri forniti dallo stesso ministro Orlando – prosegue -, è iscritto il fallimento di un intervento che avrebbe dovuto sostenere il ricollocamento lavorativo dei cittadini disoccupati ma che, in brevissimo tempo, si è trasformato in un sostegno al reddito slegato da qualsiasi logica formativa”, ha sottolineato Schifani, convinto che “se non si riconosce questa premessa, se si minimizzano i tanti casi di percezione illecita del sussidio e si negano gli effettivi distorsivi prodotti anche solo rispetto a quei 767.000 percettori che, stando al Ministro, sono attivabili al lavoro, sarà difficile intavolare un confronto costruttivo”.

Leggi l'articolo completo