Quella dei migranti é una materia di competenza statale, un‘ordinanza regionale dunque non può incidervi. Così fonti del Viminale sull’ordinanza del governatore siciliano Nello Musumeci. Le stesse fonti sottolineano che non si vuole polemizzare con Musumeci, sapendo anche che la Sicilia è sottoposta ad una pressione migratoria eccezionale che si sta facendo il possibile per alleggerire.

L’immigrazione, come anche l’ordine pubblico, sono materie di competenza nazionale. Ecco perché un presidente di Regione o un sindaco possono anche firmare ordinanze su questi temi (ad esempio la sindaca di Augusta aveva vietato gli sbarchi dalla nave-quarantena), ma esse verranno disattese ed impugnate da Palazzo Chigi e dunque rimarranno senza validità.

Ma il Presidente della Regione non intende fermarsi  “Tutti conoscono il mio rispetto per le istituzioni. Ma pretendo lo stesso rispetto per la mia gente. Da Roma non abbiamo avuto altro che silenzi: sullo ‘stato di emergenza”‘ richiesto per Lampedusa due mesi fa, sui protocolli sanitari da applicare, sulle tendopoli da scongiurare, sui rimpatri che dovevano iniziare il 10 agosto e di cui non si parla più, sul ponte aereo per i negativi. Nulla. Solo silenzio”. Lo scrive su Fb il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci dopo aver emanato un’ordinanza che dispone lo sgombero degli hot-spot dell’isola.

“Il governo centrale è arrivato impreparato e non si è posto alcun problema sulla gestione di un numero enorme di sbarchi durante la pandemia. – spiega – E adesso il problema è diventato la mia ordinanza? Il ministro dice che è nulla? Quindi la responsabilità è loro. Bene, sono usciti allo scoperto! Ma io, a differenza di quelli che parlano e straparlano da casa, sono entrato nell’hotspot di Lampedusa. E so bene che quelle strutture non sono adeguate sotto il profilo sanitario”. “Sono un rischio costante per i migranti e per chi ci lavora. – conclude – Piuttosto che prendersela con me o con i siciliani, provino a fare sentire la loro voce in Europa e si diano un piano serio per tutelare gli italiani”.

Da un punto di vista strettamente legale la competenza è incerta. L’ordinanza di Musumeci, infatti, non è emanata a valere sult ema dell’immigrazione ma sulla sicurezza saniataria, materia che dalal riforma del Titolo V è di competenza regionale oltre che esserlo sul fronte della Protezione civile per Statuto.

Sul fronte pratico, però, ad eseguire l’ordinanza diovrebbero essere i prefetti che, però, rispondono al Viminale e sono dif ormazione legale statale dunque nessun prefetto metterà in pratica l’ordinanza.

Quello che è partito è uno scontro istituzionale e politico che non avrà effetti pratici immediati ma potrebbe averne nel medio e lungo termine

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