“Non ci sono più scuse che reggano la totale indifferenza che il Governo nazionale sta dimostrando nei confronti della Sicilia sul tema dei migranti. Nonostante gli appelli di aiuto del Presidente Musumeci, sia Conte che il Ministro Lamorgese hanno continuato nella politica della noncuranza. Pertanto, ha fatto bene il Presidente della Regione Siciliana a emanare un’ordinanza che disponga la chiusura di hotspot e centri d’accoglienza. Da Roma vogliono far diventare la nostra Isola una polveriera pronta a esplodere?”. Lo afferma l’Assessore alle Autonomie Locali, Bernardette Grasso, a seguito della stop di Musumeci ai flussi migratori incontrollati in Sicilia.

“Questo atteggiamento di totale abbandono dal Governo giallorosso – conclude la Parlamentare – non è dignitoso, sia nei confronti dei migranti trattati come carne da macello, che dei siciliani, stremati da una pandemia che ha creato una crisi economica e sanitaria. Hanno rispettato con ossequioso rigore le norme di sicurezza imposte in regime di lockdown. Ma i continui sbarchi di migranti, anche positivi al Covid19, rappresentano una beffa che umilia loro stessi e il popolo siciliano, con la subdola regia del Governo centrale. La misura varata dal Presidente Musumeci è perciò necessaria: non possiamo permettere che a causa della passività di Conte e Lamorgese si amplifichino le tensioni sociali. Non è dignitoso per un popolo che ha fatto dell’accoglienza un proprio tratto distintivo. Ma così, senza un criterio, non ha senso. Il rischio è solo quello di sprofondare in un nuovo incubo fatto di restrizioni e paure, con il risultato che questa volta la nostra economia collasserebbe”.

Scontata l’approvazione della Lega “La Sicilia non può continuare ad essere trattata come il campo profughi d’Europa. La palese indifferenza di Conte e del ministro dell’Interno Lamorgese rispetto all’emergenza dovuta ai continui sbarchi di migranti – molti dei quali positivi al Covid – suona come un’intollerabile offesa al popolo siciliano, i cui sforzi e i sacrifici di questi mesi rischiano di essere vanificati da scelte politiche irresponsabili”.

“Bene ha fatto il Presidente della Regione Nello Musumeci a predisporre un’ordinanza di sgombero di tutti gli hotspot e centri d’accoglienza che si trovano in Sicilia”.

A sottolinearlo è l’assessore regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana Alberto Samonà, che aggiunge “la misura è colma: la Sicilia e i Siciliani, che sono un popolo tradizionalmente accogliente, meritano rispetto da un governo nazionale che in questi ultimi mesi si è voltato dall’altro lato, rendendosi così corresponsabile di questa invasione annunciata” conclude.

“L’iniziativa del Presidente Musumeci – prosegue l’assessore Samonà – è l’unica risposta possibile rispetto alla gravissima latitanza del governo Conte, per il quale, evidentemente, i sempre più frequenti arrivi di immigrati e le ripetute fughe dai centri di accoglienza in piena emergenza coronavirus non sono un problema”.

“Conte faccia l’unica cosa da fare: prenda atto del fallimento della propria politica sui migranti, chiuda i porti e fermi il traffico di esseri umani, rimpatriando chi, nel frattempo, è arrivato in Sicilia”.

“Condividiamo totalmente e sosteniamo con forza la scelta del presidente Musumeci di firmare un’ordinanza di sgombero di tutti gli Hotspot e dei Centri di accoglienza esistenti. Adesso Conte e Lamorgese non hanno più alibi e dovranno dare una risposta al presidente della Regione e a tutti i siciliani” afferma il senatore Stefano Candiani, segretario regionale della Lega in Sicilia.

“L’ordinanza con cui il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha annunciato la chiusura di tutti gli spazi destinati ai migranti dell’Isola è l’unico atto di reale sensibilità e solidarietà nei confronti dei sindaci sindaci siciliani che sono stati lasciati soli dal governo a fronteggiare un’emergenza senza precedenti”  aggiungono in una nota congiunta i responsabili enti locali per la Sicilia occidentale ed orientale della Lega, Maricò Hopps e Matteo Francilia.

“Facciamo appello- continuano Francilia e Hopps – a tutti i sindaci siciliani, di qualsiasi colore politico, perché facciano fronte comune a difesa della Sicilia e dei siciliani con il presidente della Regione. In gioco ci sono gli interessi dei territori che in questi mesi di emergenza immigrazione sono stati letteralmente calpestati dalle scelte del governo nazionale”.

“Dopo l’ennesimo caso di migranti positivi al covid registrato proprio ieri a Lampedusa – sono 38 i nuovi casi nell’hotspot locale, ndr – sosteniamo con convinzione e fermezza l’iniziativa del Presidente Musumeci per chiudere gli hotspot siciliani e sostituirsi all’inerzia del governo centrale. Conte e Lamorgese continuano a fare orecchie da mercante mentre la Sicilia vive uno stato di emergenza da mesi a causa dei ripetuti sbarchi, delle fughe e, non da ultimo, i casi di covid interni ai centri per i migranti. Un focolaio nel focolaio che rappresenta una beffa per i siciliani alle prese con il post-lockdown e i tanti sacrifici che ancora oggi devono sopportare per mantenere le prescrizioni. L’Europa completamente assente in questo scenario e il governo di Roma non ha mai preso in considerazione la richiesta di stato di emergenza per l’isola di Lampedusa. Il Presidente Musumeci è la più alta carica istituzionale siciliana in tema di sanità e fa bene a predisporre questa misura urgente. A lui daremo tutto il nostro sostegno per sgomberare gli hotspot e fermare gli sbarchi: sia assicurato il ritorno alla normalità” aggiunge,  infine, Antonio Catalfamo, capogruppo della Lega all’Assemblea Regionale Siciliana