La guerra ucraina coinvolge anche la Sicilia come l’Italia. Non la guerra quella fatta con le truppe e i bombardamenti perché questo conflitto non si combatte solo con le truppe e con le armi. C’è una guerra parallela che si tiene sul terreno economico e una terza gamba che coinvolge la cyber sicurezza.

La cyber guerra colpisce la Sicilia ?

La cyber guerra è globale e non si ferma certo ai territori dei bombardamenti. Così scatta l’allarme sicurezza informatica anche in Italia dove nel mirino degli attacchi ci sono le aziende sanitarie e ospedaliere, “probabilmente in virtù degli aiuti umanitari che si stanno ponendo in essere”. Un allarme dal quale non è esente la Sicilia, tutt’altro.

L’allerta dell’Agenzia nazionale per la sicurezza informatica

L’allerta per l’Italia è stata diramata ieri sera dal Csirt, il Computer security incident response team, dell’Agenzia nazionale per la cybersicurezza.

Il primo attacco possibile avverrebbe in Piemonte, poi toccherebbe al Lazio ma tutto il territorio nazionale è invitato ad alzare i livelli di sicurezza informatica e la Sicilia a tenere sotto controllo anche reti di distribuzione del gas in arrivo dall’Algeria

L’aumento delle attività degli hacker

Da tempo è segnalato un aumento delle attività “malevole” nello spazio cibernetico e Kiev è stata presa particolarmente di mira con enti governativi e banche messi in forte difficoltà. La guerra ibrida di Mosca non viene infatti combattuta solo con le truppe sul terreno e con i caccia dal cielo. In azione ci sono anche le squadre di hacker legate al Cremlino che potrebbero scatenare un’offensiva contro la coalizione che si è mobilitata per sostenere il Paese attaccato.

A rischio enti governativi e ospedali

Alto rischio cyber-attacchi per enti governativi italiani, aziende e anche la sanità, nei giorni in cui si è messa in moto la macchina degli aiuti umanitari per gli ucraini. L’alert dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale indica in particolare la giornata di domenica come maggiormente a rischio

Nel mirino, per quanto riguarda l’Italia, ci sono in generale ministeri, enti governativi, aziende strategiche per l’interesse nazionale, ma anche le aziende sanitarie e gli ospedali sono obiettivi sensibili, che spesso non hanno livelli di protezione informatica adeguata. L’invito è dunque di innalzare le misure di tutela, rivolgendo massima alla posta elettronica, all’antivirus, ai siti esposti verso l’esterno.

L’allarme in Sicilia

In Sicilia l’allarme, oltre gli ospedali, riguarda, già da prima del 14 febbraio, data di primo alert pubblico, obiettivi sensibili come le condutture del gas algerino e gli snodi di Porto Empedocle e di Termini Imerese. Già al livello di allerta massimo da gennaio, invece, i sistemi di controllo cyber security di Sigonella e soprattutto del Muos di Niscemi