La Sicilia è una delle Regioni che può festeggiare il maggior numero di stelle Michelin. Ben cinque in più rispetto allo scorso anno, dietro solo alla Lombardia che ha ben sette in più. Un successo per la cucina dell’Isola, da sempre patria di eccellenze.
A Taormina un nuovo due stelle
In Sicilia c’è un nuove due stelle Michelin, il St. George di Heinz Beck di Taormina, guidato dallo chef Salvatore Iuliano. A proposito di due stelle, confermate ristorante Duomo di Ciccio Sultano a Ragusa Ibla, e a La Madia del patron chef Pino Cuttaia a Licata, due veri e propri giganti della cucina dell’Isola e non solo.
“Ogni volta è un traguardo e una grande emozione – dice Cuttaia- Provo sempre tanta gratitudine e continuo desiderio di miglioramento. Ringrazio mia moglie Loredana, la mia brigata e tutti coloro che credono in me e collaborano quotidianamente per valorizzare una cucina che è portavoce di un territorio, di una cultura, di una tradizione, rendendola speciale.”
A La Madia, lo chef Pino Cuttaia riceve la prima stella nel 2006 e la seconda nel 2009, dando inizio ad un percorso di crescita che lo ha visto anno dopo anno confermare il suo prestigio e l’altissimo livello della cucina proposta, grazie anche al lavoro e alla passione della sua brigata, dei piccoli produttori e della filiera con cui collabora, che giorno dopo giorno costruisce insieme a lui nuovi traguardi e obiettivi.
Una nuova stella invece per il ristorante I Tenerumi, a Vulcanello, con il giovanissimo chef Davide Guidara, premiato anche nella sezione Giovane chef 2023 e Stella verde, premio alla sostenibilità per il ristorante, che è il secondo annesso al Therasia resort di Vulcano gestito da Umberto Trani, che vantava già una stella con Il Cappero guidato dallo chef Giuseppe Biuso. Sempre a Taormina Massimo Mantarro che riprende la stella del Principe Cerami al Four Season San Domenico, rappresentando dunque una delle cinque new entry.
Nuova stella a Palermo e a Bagheria
Una nuova stella Michelin a Palermo, dopo quella conquistata l’anno scorso dal Gagini di Franco Virga e Stefania Milano, con lo chef Mauricio Zillo: è quella dello chef Carmelo Trentacosti e sul suo MEC. “Un traguardo ambito da un pò e un sogno per Trentacosti e la sua brigata che ha trovato la sua realizzazione e ufficializzazione durante la cerimonia di presentazione della
68esima edizione della guida rossa francese più conosciuta e agognata del settore enogastronomico. La caparbietà, la costanza e le competenze di Trentacosti che celebra con i suoi piatti i sapori, i colori, e i profumi della Sicilia, uniti alla qualità del servizio, alla particolarità e bellezza del luogo del ristorante-museo e a tutti gli altri parametri di valutazione degli ispettori Michelin, hanno fatto sì che il risto-museo entrasse di diritto in questa edizione della Guida Michelin Italia 2023”, affermano i titolari del ristorante. Nuova stella anche a Bagheria, a Nino Ferreri con il suo Limu.
Le stelle Michelin confermate in Sicilia
Conferme per i monostellati I Coria di Caltagirone, Sapio a Catania guidato dallo chef Alessandro Ingiulla, Shalai a Linguaglossa, Zash a Riposto, Signum a Salina della chef Martina Caruso, La Capinera del patron chef Pietro D’Agostino, Spisone a Taormina. Sempre nella Perla dello Ionio, mantenuta la stella dall’Otto Geleng del Belmond Grand Hotel Timeo guidato dallo chef Roberto Toro, da I Pupi del patron chef Tony Lo Coco di Bagheria, da Il Bavaglino del patron chef Giuseppe Costa a Terrasini, da Accursio di Accursio Craparo a Modica e dalla Locanda Don Serafino dei fratelli La Rosa a Ragusa Ibla
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