Un secolo di storia dell’arte in una selezione di opere tra le più rappresentative. La mostra “Novecento italiano. Una storia”, che da oggi al 31 agosto 2017 è aperta nella sala Duca di Montalto di Palazzo dei Normanni, offre un percorso onnicomprensivo su un secolo ricco di fermenti, movimenti, sperimentazioni e innovazioni.

I maggiori artisti sono rappresentati con settanta opere e qualche istallazione che racchiudono un percorso nel quale si affollano tecniche e temi. “Qui sono riproposti alcuni momenti cruciali dell’arte italiana del Novecento. Difficile ricomporli tutti. Le opere comunque offrono molti spunti di riflessione perché sono espressione di un tessuto ricco di rimandi storici” dice Maria Teresa Benedetti, che della mostra organizzata dalla Fondazione Federico II è curatrice con Lea Mattarella e Francesca Villanti.

Il pezzo forte è senz’altro la “Vucciria” di Renato Guttuso, opera che da sola dà una forte impronta artistica e culturale. Il percorso è aperto da dipinti di Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Gino Severini e Mario Sironi, che documentano l’esperienza divisionista e il passaggio al linguaggio futurista. De Chirico e Carrà mettono insieme metafisica e realismo magico. La mostra cerca di condurre il visitatore nel pieno delle temperie artistica del Novecento: si va dalle avanguardie degli anni Venti al “Gruppo Forma” fino alla risposta italiana di Mario Schifano alla Pop Art.

E poi ci sono Fausto Pirandello, Filippo De Pisis, Giorgio Morandi, Felice Casorati, Mario Mafai che innovano le realtà artistiche a volte con lirismo e altre volte con dissonanze estreme. Sono espressioni di libertà artistiche che nel Novecento hanno assunto le forme più diverse.