E’ ancora in gravi condizioni il piccolo di quattro anni ferito a Carini in via Fondo Falco dal cugino della madre per una tragica fatalità. Un gioco tragico finito in modo drammatico.

Il piccolo dal Villa Sofia dove era ricoverato e dove ha subito un delicato intervento per ricostruire l’addome devastato dai pallini di piombo sparati da un vecchio fucile da caccia imbracciato per gioco da Giacomo Romeo, di 40 anni, è stato trasferito all’Ismett per una consulenza epatica.

Nel fegato sono infatti ancora presenti dei pallini di ferro. I medici devono stabilire cosa fare per cercare di risanare le lesioni. Le condizioni del piccolo sono ancora molto gravi. Ricordiamo che l’incidente si è verificato il venerdì 29 gennaio.

L’indomani, dopo una notte di interrogatori, i carabinieri hanno arrestato Giacomo Romeo, magazziniere incensurato. L’accusa è detenzione abusiva di armi. L’uomo imbracciava un fucile sconosciuto alle forze dell’ordine e che sarebbe di proprietà del nonno.

Il pm Annamaria Picozzi ha fatto scattare l’arresto. Il magazziniere è anche indagato per lesioni personali colpose. Ma su come sia andato il pomeriggio di ieri resta ancora qualche dubbio.

Nonostante il racconto della mamma che ha riferito ai carabinieri di una tragica fatalità durante un gioco, gli investigatori continuano a scavare ancora nei rapporti tra i familiari per non tralasciare alcun particolare.

Da una prima ricostruzione dei militari risulta che Giacomo Romeo imbracciava la doppietta con regolare matricola, ma detenuta illegalmente, dalla quale accidentalmente è partito un colpo che ha ferito gravemente all’addome il cugino di soli quattro anni, la madre del piccolo, 30 anni, alla gamba destra e la figlia. Anche Romeo ha riportato una lievissima ferita alla gamba sinistra.

 

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