Avrebbero manomesso i bancomat in giro nel centro storico di Palermo. La polizia di Stato ha denunciato due cittadini di serbi di 22 e 42 anni che da giorni soggiornavano nel capoluogo siciliano in una casa vacanze accusati di falsificazione, alterazione o soppressione del contenuto di comunicazioni informatiche o telematiche.
Nei giorni scorsi erano stati trovati tre bancomat manomessi, due in corso Vittorio Emanuele e uno in via Maqueda. Per risalire agli autori la questura ha creato una task force di esperti, coordinati dal commissariato “Oreto-Stazione”.
Dalle indagini è emerso come i malviventi fossero riusciti ad alterare il funzionamento dei bancomat, attraverso l‘uso di skimmer, ovverossia di sofisticati sistemi elettronici che, collocati come cloni nella parte anteriore del sistema erogatore di banconote e dotati di un sistema miniaturizzato di lettura del codice segreto, riescono a carpirne la relativa sequenza, così permettendo il fraudolento prelievo in danno degli ignari cittadini che non si accorgono dell’espediente.
Gli agenti hanno eseguito un censimento di tutte le apparecchiature erogatrici di denaro presenti nel centro storico, ritenendo che altri sportelli, oltre a quelli dei casi già emersi, potessero essere stati manomessi. Oltre ai tre altri due bancomat sono stati trovati manomessi sempre nel centro storico.
La macchina che eroga soldi aveva un dispositivo plastico con le stesse fattezze, per colore e dimensioni, della fessura che eroga lo scontrino riepilogativo del prelievo.
Sul retro della maschera è stato trovato un circuito elettronico autoalimentato, contenente una memory card ed una micro telecamera con relativo circuito di acquisizione immagini, per riprendere il cliente durante le fasi del prelievo.
Completava la manomissione l’installazione di un altro dispositivo elettronico di colore verde, perfettamente incastrato nella zona d’inserimento del bancomat, che riprendeva la forma della fenditura che serve per l’inserimento della carta e che riusciva a leggere e memorizzare i dati delle carte bancomat inserite.
Grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza è stato individuato uno dei serbi sospettati della manomissione. Risalire ai due non è stato semplice visto che soggiornavano in una casa vacanze nel centro storico di Palermo senza essere stati registrati.
Il titolare della struttura ricettiva è stato denunciato. Nell’appartamento gli agenti hanno trovato e sequestrare elementi ritenuti utili ad integrare la tesi investigativa come denaro e gli indumenti usati dal serbo, all’atto della manomissione, così come inquadrato dalla telecamera.
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