Ennesima frattura all’interno del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle. Lo scontro tra il consigliere Igor Gelarda e il capogruppo Ugo Forello è sulla questione degli immigrati e dell’hotspot che dovrebbe sorgere a Palermo.
In particolare, mentre Forello parla di “diritti umani” e “accoglienza”, Gelarda pone l’accento, invece, sulla necessità dei “rimpatri”.
“Da una nota diramata dal collega consigliere Forello, apprendo con stupore e mio malgrado, che sull’immigrazione la posizione del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Palermo è diversa rispetto a quella del Movimento nazionale – scrive Gelarda in una nota – Infatti, nel ribadire il mio no all’apertura dell’hotspot allo Zen, in una dichiarazione che ho reso alla stampa, ho spiegato che è chiara la volontà del governo che si sta per costituire di dare una stretta al fenomeno migratorio, con una vera politica di rimpatri e una valutazione delle domande di protezione direttamente nei paesi di origine o di transito.
Ancora, ho stigmatizzato chi fa dichiarazioni ipocrite sul problema migrazione, chiamando l’hotspot punto di prima accoglienza o ignorando che un hotspot di fatto a Palermo esiste già da tempo e sta in capo alle forze dell’ordine, quello presso l’ufficio immigrazione a San Lorenzo”.
Gelarda dei continui contrasti in seno al gruppo consiliare informerà i vertici nazionali visto che il gruppo regionale non ha mai risposto alle sue sollecitazioni per appianare i contrasti interni.
“I palermitani ci hanno votati-pochini in realtà alle competizioni comunali con Forello candidato sindaco rispetto a quello che avremmo ottenuto alle regionali e alle nazionali poco tempo dopo (solo per dovere di cronaca, Palermo città, alle comunali di 11 mesi fa il Movimento la 13% con il candidato sindaco Forello al 16%; alle regionali di 6 mesi fa il Movimento al 27% con Cancelleri al 33% e alle ultime nazionali il Movimento, sempre in città, al 37% )- per avere 6 leoni in consiglio comunale.
Siamo il nuovo, siamo quello che i cittadini aspettano da tanto tempo: siamo quelli che dobbiamo smontare e rimontare al contrario il sistema Orlando.
La gente ci ha votato per questo. Da questo momento in poi, considerato che ho chiesto chiarimenti e ho spiegato le mie ragioni più volte anche ai deputati regionali, senza riceverne risposta, non intendo più tollerare, all’interno del gruppo consiliare del Movimento, cose che siano in contrasto, anche se minimamente, con l’attività che ci viene richiesta da pentastellati.
Adesso informerò anche il nazionale di quanto avvenuto e sono certo che qualcosa si muoverà, nell’interesse e nel bene del Movimento palermitano e della stessa Palermo. Io sono nel e del Movimento, con Luigi Di Maio, e con tutti quelli che vogliono rendere l’Italia un paese diverso e vivibile”.
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