La vicenda secca e priva di commenti ve l’abbiamo raccontata in due articoli. Prima l’arrivo di un aereo con un carico di 40 tonnellate di dispositivi di protezione che la regione ha acquistato in Cina attraverso Ismett UPMC. Un percorso lungo e complesso nel quale proprio la struttura siculo statunitense è stata importante visto che UPMC ha progetti anche in quel Paese e dunque contatti locali.
Un percorso lungo e complesso visto l’enorme concorrenza internazionale. Trattative,. continui via vai da Palazzo d’Orleans, contatti telefonici e così via.
Poi vi abbiamo raccontato la polemica con il Ministro degli esteri Di Maio che parla dei dispositivi arrivati in Sicilia lasciando intravedere un suo ruolo e il deputato 5 stelle all’Ars Antonio de Luca che plaude all’iniziativa del capo politico del suo partito entrambi dimenticando che l’acquisto è stato fatto dalla Sicilia. E alla fine le poche righe, pacate, da uomo delle istituzioni dell’assessore alla salute Ruggero Razza che cerca di spegnere la polemica ma non può certo fare a meno di sottolineare come si tratti di una iniziativa siciliana con UPMC e null’altro.
Ma il racconto dei fatti, che permette a chiunque di farsi una propria opinione, sembra non bastare ai tempi in cui ci si informa sui social e non sui giornali, si legge il titolo ma non l’articolo. In questi tempi di superficialità nonostante l’emergenza in cui esiste un giornalismo che si pregia di indirizzare il lettore invece di raccontare i fatti, purtroppo serve anche chiarire l’ovvio.
E allora facciamolo. Mettiamo in chiaro come stanno le cose fermo restando che i fatti sono quelli descritti e chiunque può consultarli e questa è la nostra lettura di quei fatti
Una opinione, dunque, vogliamo metterla in chiaro ribadendo che di opinione si tratta. Appropriarsi di meriti altrui è una pessima caduta di stile e della credibilità di chi lo fa. In questo specifico caso le cose stanno in maniera molto chiara. La Regione si è rivolta ad un proprio partner che si è fatto parte attiva ed è riuscita, insieme alla stessa Regione, ad ottenere ciò che non si riusciva a trovare, comprare, farsi inviare neanche alla Protezione civile nazionale.
Qui non c’è politica, non c’è merito nel senso politico del termine. C’è solo un atto amministrativo corretto che è andato a buon fine. Un lavoro fatto nel dovere del silenzio diciamo stavolta citando il Presidente della Regione che in altre occasioni per questo suo mantra abbiamo anche criticato parlando di comunicazione. Un atto che rifornisce la Sicilia ma che è positivo anche per il resto del Paese visto che risolvendo il problema siciliano libera anche risorse per il resto del Paese.
L’ordine prevede altri arrivi e dunque dovrebbe, adesso, essere chiaro che finalmente ci sono le protezioni per il personale sanitario.
Abbiamo spesso denunciato le carenze di queste protezioni, non abbiamo lesinato critiche la dove si sono fatti errori. E’ giusto e onesto dire chiaramente dove, invece, si è ben fatto
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