Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell’ex comandante della polizia municipale di Palermo Gabriele Marchese. 

Carissimo cittadino bene informato che conosce tutta la storia dei droni del Corpo di Polizia Municipale ed il perché e con quale scopo furono acquistati circa un anno e mezzo or sono.

La ringrazio per il messaggio che mi ha mandato ieri sera nel quale sostiene che “a pieno titolo sia lei (io) a dover essere presente alla cerimonia di avvio delle attività in servizio dei droni in dotazione al corpo di Polizia municipale”.

Vorrei preliminarmente dirle che le cose fatte per una pubblica amministrazione sono solo della pubblica amministrazione e non delle persone che di fatto hanno alla consentito la realizzazione delle stesse.
Veda, le persone passano, restano le cose fatte e le tensioni morali che ne hanno reso possibile la realizzazione.
Nel caso specifico i droni sono della Amministrazione Comunale e poco importa chi è presente alle inaugurazioni, così come alle commemorazioni (in altri casi).

I droni sono della città e per la città e come tali vanno utilizzati.
Fa piacere sapere che comunque un utilizzo è stato finalmente trovato e reso concreto, nonostante gli ostracismi e le difficoltà.

Probabilmente è uno dei tanti effetti positivi che mi piace vedere, nonostante la prevalenza di quelli negativi, di questa pandemia e che prendo come segno del destino(per non far torto ad alcuna delle religioni praticate nel mondo).

Mi sarebbe piaciuto potere utilizzare i droni, come avevo programmato nella mia breve esperienza di comandante, nella repressione e controllo dell’abbandono dei rifiuti nel territorio cittadino.

Purtroppo il susseguirsi degli eventi e la non sempre lungimirante visione di coloro che avevano il potere/dovere di prendere le decisioni ha impedito allora quello che era ad un passo dalla concreta realizzazione.
Mai quanto in questo momento è vero il detto che nulla è per sempre.

Oggi a fronte del verificarsi di alcuni eventi sicuramente non prevedibili, né previsti, certamente non positivi per questa città e per l’intero mondo, probabilmente qualcuno ha capito che un utilizzo di quelle attrezzature può tornare utile alla collettività.

Oggi, pertanto, non si può non prendere atto che comunque un risultato è stato raggiunto per la città e per i cittadini.

Ed è proprio da cittadino, non più da comandante come lei continua, impropriamente, a definirmi, che ringrazio tutti coloro che, con grande sacrificio hanno partecipato ai corsi, si sono addestrati per utilizzare al meglio degli strumenti di lavoro che sicuramente miglioreranno le condizioni operative dei singoli agenti sul territorio e garantire alla città efficienza nella azione di controllo del territorio ed erogazione di servizi sempre migliori in tutti i settori.

La mia presenza, seppur da lei sollecitata, alla inaugurazione delle attività, non aggiungerebbe nulla al risultato raggiunto.

È giusto,tuttavia, che alla città venga presentato l’utilizzo che si può fare delle attrezzature suo tempo acquistate e forse per troppo tempo inutilizzate.

Faccio i miei complimenti a tutti coloro che hanno contribuito a che ciò potesse essere realizzato.
Un grazie particolare va a quel gruppo di agenti che si sono formati, con tanta passione, per ottenere il brevetto previsto dalla norme per la conduzione degli apparati.

Un sentito grazie va a chi con tanta passione li ha formati e li resi idonei all’attività che da oggi inizieranno.
Il grazie che formulo è un grazie da cittadino per il risultato raggiunto ed è anche giusto che chi conduce questa città ne dia merito a chi ha consentito l’avvio delle attività seppur nonostante il tempo trascorso.

Non potrò essere presente nonostante la sua manifestazione di stima e l’invito a partecipare alla cerimonia.
Devo dire che da cittadino non sarebbe giusto e credo che il comandante non mancherebbe di svolgere suo dovere (e non potrebbe fare altrimenti), qualora io decidessi di partecipare, sanzionando, a norma delle vigenti disposizioni sull’attuale situazione che impone a tutti limitazione nei movimenti, la mia presenza.

È solo per questo che non partecipo alla manifestazione ringraziandola pubblicamente per l’invito formulatomi.
Non posso che rispettare l’invito fatto dal Sindaco di questa città a restare a casa e pertanto non sarò presente.
Io come tutti i cittadini resto a casa invitando tutti a rispettare le regole anche perché, da oggi, la Polizia Municipale ha un ulteriore strumento per far si che l’ invito venga rispettato.

Auguri e buon lavoro e buona Pasqua a tutti. Gabriele Marchese, ex comandante della polizia municipale