Non c’è pace nella maggioranza siciliana di governo. Ad agitarla, adesso, è l’approvazione della legge sulla semplificazione amministrativa. Una tensione palpabile da giorni ma che viene ufficializzata questa mattina dagli autonomisti  “Ieri come gruppo abbiamo partecipato come già attivamente fatto in sede di predisposizione nella competente commissione alla approvazione della norma sulla semplificazione amministrativa in Sicilia detta anche ‘sburocratizzazione'” dicono i deputati del gruppo Autonomisti Carmelo Pullara, Roberto Di Mauro e Giuseppe Compagnone.

“Certo una buona norma piena di contenuti,- spiegano i tre parlamentari- che potrà dare nuova linfa ed impulso in questo particolare momento di avvio dopo il lockdown determinato dal Coronavirus. Non possiamo però negare che l’approvazione dell’emendamento voluto dal governo, a nostro avviso di dubbia costituzionalità, in ordine alle deroghe di norma in caso di emergenza cui il Presidente della Regione può applicare ha in noi fatto nascere più di una perplessità. Abbiamo ciò non di meno lealmente come sempre dato il nostro supporto a questa volontà del governo onestamente non concordata preventivamente con la coalizione ma fatta planare direttamente nell’agone parlamentare. Il buon senso e lo spirito di coalizione ci ha fatto determinare per un atteggiamento ancora un volta disponibile, ma come parlamentari ma anche come alleati non possiamo pensare sempre di abdicare con generosità e per spirito di lealtà”.

“Conseguentemente ci aspettiamo,- concludono i deputati – ma forse non solo noi, un maggiore coinvolgimento della coalizione nelle scelte strategiche di indirizzo politico a partire dalla norma da noi presentata sull’identità siciliana, quella sulla riforma sui rifiuti e/o quella sull’urbanistica ed altre senza fare mancare lo sguardo a quella sui beni culturali in questi giorni in discussione nella competente commissione ma che vede il governo assente”.

Di segno opposto le dichiarazioni dell’assessore alla Funzione Pubblica Bernadette Grasso che insieme al Vice Presidente Gaetano Armao aveva firmato la proposta di legge per i poteri speciali poi confluita in parte in questa norma “Siamo pienamente soddisfatti per l’accoglimento dell’emendamento del Governo Musumeci alla legge sulla sburocratizzazione approvata dall’Ars. In situazioni di calamità, il presidente della Regione potrà nominare dei commissari regionali per realizzare le opere strategiche e necessarie, applicando il modello delle norme nazionali previste dalla legge sulla Protezione civile. Siamo, assieme alla Puglia, la prima Regione d’Italia a farlo. Inoltre, sul tema delle autorizzazioni, il Governo ha completato la legge sulle semplificazioni potenziando il sistema dei controlli a posteriori a carico della Pubblica amministrazione”.

“Sono felice e orgogliosa – prosegue l’esponente del Governo Musumeci – di aver contribuito a questo risultato. Abbiamo messo in campo dei contributi tecnico-giuridici che consentiranno alla Regione di imprimere una drastica accelerazione delle procedure amministrative. Grazie all’iniziativa del Governo e di Forza Italia, attuiamo scelte legislative innovative e concrete per i cittadini siciliani”.

“Di contro – conclude Grasso – non posso che esprimere profondo stupore per le dichiarazioni di alcuni deputati di opposizione, che sono arrivati a definire “liberticida” una norma che costituisce, invece, attuazione del Codice nazionale della Protezione civile. Questi giudizi sono probabilmente frutto di dichiarazioni “a caldo”, poco meditate, che non tengono conto del fatto che un’analoga norma è stata proposta e approvata in Puglia dalla maggioranza di centrosinistra a dicembre 2019. Quanto poi alle deroghe alle leggi regionali – illustra Bernardette Grasso – esse sono espressamente consentite dal Codice della Protezione civile e sono tipiche di situazioni di emergenza, che richiedono appunto interventi straordinari. Esattamente quello che ha fatto il Governo di centrosinistra nella scorsa legislatura regionale – conclude Grasso – con i commissari nominati per l’emergenza rifiuti, dichiarata e prorogata dal presidente Crocetta dal 2013 in poi con numerose ordinanze ai sensi dell’articolo 191 del Codice dell’Ambiente”.

Intanto i 5 deputati di Attiva Sicilia, gli ex grillini, accusati di fare da stampella al governo Musumeci precisano la loro posizione in questa vicenda  “Il voto sull’attribuzione dei cosiddetti pieni poteri al presidente della Regione nasconde molte verità scomode e una mistificazione. Attiva Sicilia non ha in alcun modo aiutato il Governo regionale, lo evidenzia la logica della politica oltre che quella dei numeri. Non siamo stampella di nessuno, Musumeci aveva già trovato la sua  maggioranza in aula. Questa storia sui pieni poteri ha radici lontane e parte dalla decisione del Governo Conte che nel 2018 ha concesso alle Regioni la possibilità di dotarsi di questo strumento straordinario. Ieri la Regione, con numeri dichiarati dalla sua parte, ha deciso di utilizzare questa opportunità, motivo che ci ha indotti ad abbandonare l’aula. Se non fossimo stati soli, sarebbe mancato il numero legale. Ed è utile ricordare che, con dichiarazione palese in aula, abbiamo espresso un voto contrario contro l’intero disegno di legge sulla semplificazione”.