I 5500 lavoratori Asu, precari della Regione, contro il presidente Rosario Crocetta. I dipendenti contestano il progetto del presidente di impegnare i precari nell’assistenza dei disabili gravissimi.

“Non si può come ha detto Crocetta – dice Giuseppe Badagliacca segretario generale del Csa – che saranno i precari beneficiari di contributi di un assegno di sostegno al reddito, ad occuparsi dell’assistenza dei disabili gravissimi. Non è accettabile che il presidente ricatti i precari dicendo loro che se non lavoreranno andranno a casa”.

I precari sono sul piede di guerra e chiedono a Crocetta di lavorare per la loro stabilizzazione già da domani partecipando ai lavori della Quinta Commissione dove è stato invitato insieme alla dirigente all’assessorato alla Famiglia e al Lavoro Maria Antonietta Bullara.

“Chieda ai sindaci o ai dirigenti, che confermeranno senza dubbio alcuno – aggiunge Badagliacca – che senza questi lavoratori, utilizzati direttamente o mediante interposizione fittizia di cooperative, altro neo persistente anche nella sua amministrazione, visti i tagli fatti dalla regione e dallo Stato, non sarebbero in grado di garantire i servizi ai cittadini, obbligatori per legge! Vada a verificare personalmente. Se non ne è capace, lo accompagniamo noi. Ricattare questa categoria debole, minacciandoli di mandarli a casa, è moralmente scorretto. Stabilizzare gli Asu è un obbligo di legge, non è un favore”.