“È incredibile che una Caporetto venga raccontata alla città come una vittoria: il Sindaco continua a prendere in giro i palermitani. Dei 46 rilievi del MEF, venti hanno portato all’adozione di misure correttive perché ritenuti fondati, altri dieci hanno portato ad una presa d’atto, mentre gli altri sono oggetto di contestazione”. Lo dichiarano i consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle di Palermo, Ugo Forello, Giulia Argiroffi, Concetta Amella, Viviana Lo Monaco e Antonino Randazzo.
“Con questa relazione, in altre parole, il Comune ha in gran parte riconosciuto di avere commesso diverse e molteplici irregolarità. Tra queste – dicono i portavoce cinquestelle – si ricordano le irregolarità nella costituzione del fondo per la produttività del personale di comparto, nelle procedure per l’attribuzione delle progressioni economiche orizzontali, nell’erogazione delle indennità per video terminale, nell’erogazione dell’incentivo tecnico, nella costituzione e utilizzo del fondo per il trattamento accessorio. Sulle società partecipate, infine, quasi tutti i rilievi hanno colpito e affondato il bersaglio”.
“In un mondo normale – concludono – un qualsiasi altro sindaco, dopo avere firmato una relazione del genere, avrebbe rassegnato le proprie dimissioni e liberato la città. A Palermo invece no, Leoluca Orlando continua a costringere i cittadini alla sua ormai ingombrante e opprimente presenza”.
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