“Le scelte devastanti sono quelle di Israele o quelle del governo italiano che blocca i voli per la Cina e non certamente quelle del presidente della Regione siciliana che dice ai turisti delle zone gialle di rimandare di qualche giorno la vacanza in Sicilia”.

Non si arrende alle polemiche, al contrario ribadisce la sua posizione e rincara la dose il presidente della Regione Nello Musumeci dopo le polemiche derivate dal suo invito a chi proviene dalla zona gialla del Nord Italia a rinviare di qualche settimana il proprio viaggio in Sicilia.

E i dati raccolti da un sondaggio social proposto da BlogSicilia (E’ ancora possibile esprimere la propria opinione votando il sondaggio) sembrano dargli ragione. Su oltre 2000 voti espressi dai lettori di BlogSicilia in poche ore circa il 75%, i tre quarti, concordano con il Presidente della Regione e considerano l’invito fatto agli italiani del Nord che si trovano nelle zone gialle del contagio a rinviare il proprio viaggio in Sicilia una scelta saggia nonostante le polemiche e le conseguenze sul turismo e sull’economia dell’isola denunciate dagli operatori del settore

E ieri sera per ribadire il concetto Musumeci ha usato una diretta Facebook e rivolgendosi agli operatori turistici che lo hanno criticato, Musumeci replica: “Ma pensate che siamo cosi sprovveduti? Noi puntiamo sulla stagione turistica, ma se qui ci scappa il morto ce ne possiamo andare tutti’. ‘Smettete di fare speculazione, lo dico anche ai politici – aggiunge – Smettetela di fare il tiro al piccione, siamo seri. Tacete. Lasciatemi lavorare. Dobbiamo puntare a una seria stagione turistica. La  prudenza di oggi ci consente di andare all’incasso fra qualche mese quando inizia la stagione turistica. Per questo nei prossimi giorni vorrò incontrare il ministro dell’Economia per capire cosa fa per le imprese che stanno subendo danni’. Musumeci ha ribadito che ‘i turisti e le comitive organizzate che arrivano da una zona dove c’e’ emergenza hanno il dovere di contattare le strutture sanitarie, dunque se non hanno organizzato le gite rimandino di qualche settimana, anche perchè tra 3-4 settimane questo triste fenomeno sarà solo un ricordo. Ancora siamo in bassa stagione”.

“Il problema non è se arrivano oggi 10mila turisti – ha proseguito il governatore – ma se arrivano da zone contagiate e
determinano una contaminazione che ci porta nelle prime pagine dei giornali, cosi’ certo che noi abbiamo perso la stagione turistica per tutto l’anno, perchè la Sicilia non sara’ più sicura’. E ancora: ‘Oggi sono tornato da Roma e nell’aeroporto di Catania c’erano gli operatori che controllavano la temperatura; perchè non c’erano tutti i giorni? La verità è che noi in questo momento dobbiamo coniugare due esigenze che possono apparire in contrasto: evitare il diffondersi del virus ed evitare che la Sicilia appaia un deserto”.

“Per questo ho detto andiamo avanti secondo normalità, la vita non si ferma, prudenza non paura, non chiudersi in casa, sopratutto dove non ci sono casi di particolare motivo di allarme – ha insistito – Noi non abbiamo chiuso tutte le scuole della Sicilia, l’hanno fatto altri colleghi in Italia. Noi abbiamo seguito il protocollo nazionale, chiudendo le scuole avremmo dato un segnale negativo. Niente allarmismo quindi, deve passare all’estero e nel resto d’Italia il messaggio che la Sicilia è una regione sicura. Non abbiamo chiuso nulla”.

“Oggi ho firmato la disposizione secondo la quale il primo marzo tutti gli spazi museali regionali saranno aperti, diamo cosi’ la netta sensazione che in Sicilia non c’e’ il coprifuoco’, ha concluso Musumeci ricordando che invece il ministro dei Beni culturali Franceschini proprio per il 1 marzo ha disposto la chiusura degli spazi culturali controllati dallo Stato.

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