Oltre 17000 interventi, di cui oltre 7500 hanno riguardato lo spegnimento di incendi. Senza dimenticare “ i salvataggi” nel corso dell’alluvione che ha colpito Palermo, il 15 luglio scorso.

Un anno “caldo” per il comando provinciale dei vigili del fuoco di Palermo.

“Siamo stati impegnati su diversi fronti – ha detto il comandante provinciale Agatino Carrolo -. Il 15 luglio con un centinaio di pompieri per salvare persone intrappolate nei sottopassi allagati o bloccati all’interno delle autovetture. In tre giorni, h 24, siamo riusciti a  prosciugare l’acqua che aveva invaso i sottopassi di viale Regione Siciliana. E poi il grande incendio che ha colpito il comune di Altofonte che ha messo a dura prova l’intero sistema di protezione covile regionale”.

L’ultimo intervento nei giorni scorsi: oltre 150 vigili del fuoco impegnati h 24 a causa del forte vento che ha sradicato alberi, cartelloni pubblicitari, cornicioni pericolanti. Il comando dei Vigili del fuoco ha anche organizzato una colletta alimentare in dovere di 500 famiglie dei quartieri più a rischio: “abbiamo distribuito pacchetti alimentari allo Zen, a Brancaccio, allo Sperone: siamo andati in strada, con la gente e tra la gente per neutralizzare le piccole tensioni determinate anche dall’emergenza pandemica”.

“Rivolgo un forte appello ai cittadini di Palermo e dei comuni della Provincia: vi esorto a non accendere botti e fuochi d’artificio per festeggiare l’anno nuovo”. Lo dice il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Agatino Carrolo, incontrando la stampa per il tradizionale “punto” di fine anno.

“C’è una ordinanza sindacale – prosegue – che vieta espressamente i botti e in più è in vigore la zona rossa per l’emergenza pandemica. Mi affido al senso di responsabilità di ognuno e invito tutti a non mettere in atto questa cattiva tradizione che mette in pericolo l’incolumità delle persone”.