Sarà una grande festa dei diritti, in nome dell’inclusione, dell’integrazione e della partecipazione, anche di chi non ha voce, perché si esprime in un altro modo.
Per il nono anno consecutivo Palermo ospiterà domani l’importante manifestazione dedicata all’autismo organizzata da ParlAutismo onlus, una bella e consolidata realtà solidale artefice nel 1999 della prima manifestazione sull’autismo.

“E’ stato un cammino lungo, complicato e complesso ma abbiamo raggiunto molti risultati – spiega Rosi Pennino, presidente di ParlAutismo e madre di una ragazzina autistica -. Noi amiamo chiamarci comunità di famiglie e grazie ai nostri sforzi nel tempo siamo diventati punto di riferimento regionale e nazionale per migliaia di persone”.

In Sicilia le persone con autismo cono circa 5mila, delle quali 2mila soltanto a Palermo e provincia. Numeri importanti che fanno ben capire come questa realtà interessi e coinvolga tante famiglie, che spesso, di fronte alla diagnosi della malattia, cadono nella disperazione senza sapere cosa fare.

E’ per loro che è nata ParlAutismo, perché nessuno deve nascondersi o isolarsi, perché tutte le malattie diventano mostri se gli si voltano le spalle ma possono trasformarsi in compagne con le quali convivere nel miglior modo possibile se le si affronta.

Sono molte le associazioni confluite in ParlAutismo. “Noi – dice Pennino – non promuoviamo servizi privati né prendiamo contributi da chicchessia. Siamo il sindacato delle famiglie, siamo liberi di sederci ai tavoli e fare le leggi per tutelare i nostri figli”.

Dati certi sull’autismo, almeno in Sicilia, non sono ancora disponibili e bisogna parlare sempre per approssimazione: appena l’anno scorso, grazie agli sforzi di ParlAutismo, è stato istituito il primo gruppo di lavoro incaricato di stilare il primo registro epidemiologico sull’autismo.

Negli anni, per fortuna, molte cose sono cambiate in positivo. Lo sa bene Pennino che racconta degli albori dell’associazione, di quando, appena 9 anni fa, l’autismo veniva ancora assimilato al ritardo mentale, alla schizofrenia, alla disabilità intellettiva. La patologia non era neanche riconosciuta dall’Istituto nazionale di Previdenza sociale, “con il risultato – racconta ancora Pennino – che al compimento dei 18 anni gli autistici sparivano e si delineava un’Italia di schizofrenici, diagnosi che permetteva ai ragazzi di avere la pensione. Oggi per fortuna non è più così: esiste ed è riconosciuto il diritto ad essere autistici, è stata una grande conquista”.

L’autismo è un modo di stare al mondo, ed è giusto che chi ne è affetto goda di tutto il supporto necessario.
Pennino, che si batte da anni sul tema, ricorda dei centri diurni dove i ragazzi autistici venivano quasi parcheggiati, senza sapere bene cosa fargli fare, senza che nessuno sapesse interagire con loro se non alla stessa maniera in cui venivano trattati i pazienti schizofrenici o con ritardo mentale.

Oggi esistono i centri diurni per i soggetti autistici, ma ottenerli non è stato facile.

Con energia e sensibilità si muovono le famiglie degli autistici, per dare loro un avvenire, per valorizzare il loro essere risorsa nel mondo. In Sicilia, è accaduto qualcosa di storico: ParlAutismo è riuscita ad ottenere, tramite l’interlocuzione con l’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, un atto di indirizzo affinché nel Programma di Sviluppo Rurale fosse inserita una misura dedicata all’agricoltura sociale che prevede l’inserimento dei ragazzi con autismo nelle aziende agricole e nelle fattorie sociali affinché imparino un lavoro.

Domani sera ci sarà una grande festa dell’inclusione: al Teatro Politeama si esibiranno alcuni ragazzi autistici che si alterneranno ai saluti delle molte autorità invitate. Sul palco anche i comici palermitani Matranga e Minafò e Fabrizio Bracconeri, il noto personaggio televisivo.

Alla fine della festa dei diritti, tutti i partecipanti si sposteranno in piazza Politeama per accendere le fiaccole della speranza. Il teatro ed i monumenti della Regione saranno illuminati di blu. La manifestazione è patrocinata dalla Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana.