Un incontro alle 18:30 ad Arcore tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Micciché per tentare di chiarire il quadro della situazione in Sicilia e provare a ricompattate il centrodestra.

“La vittoria e’ alla nostra portata – spiega Micciché interpellato al telefono – soprattutto va considerato che i
sondaggi non tengono conto del peso delle coalizioni a differenza dunque del Movimento Cinque Stelle che ha solo una lista”.

Per il coordinatore siciliano a questo punto l’obiettivo è provare a tenere unito “insieme con il presidente Berlusconi” il centrodestra: “I nomi sul tavolo restano due – dice – quello di Armao e di Musumeci. Quanto alla possibilita’ di chiudere in extremis un’intesa con Alfano, Micciché non sembra ottimista: “Gli abbiamo detto troppe volte no, io non me la sento più di cercarlo…”.

“In merito al dibattito politico sulla designazione del candidato presidente alla Regione siciliana, mi preme precisare – dice il capogruppo all’Ars Marco Falcone –  tutta la mia personale stima nei confronti del professore Gaetano Armao, candidato di estremo riguardo, persona per bene e professionista di sicura levatura. La mia posizione politica però è nota. Oggi il presidente Berlusconi ha gli elementi per decidere, coniugando la necessità di cambiamento, particolarmente sentita dalla nostra gente e dalla maggioranza dei siciliani, con l’esigenza di dare vita ad una coalizione estesa e vincente”.

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